L’ALTOPIANO DI ASIAGO: UN PARADISO PER IL TURISMO SOSTENIBILE

 

 

 

 

Terra ospitale e ricca di storia, compresa tra i fiumi Brenta ed Astico, con altitudini che oscillano tra i 200 e i 2300 metri, l’altopiano di Asiago e dei 7 Comuni è il più vasto plateau d’Italia e uno dei più ampi d’Europa. Asiago, posto a 1.001 metri sul livello del mare, è il centro principale di questa grande conca verde sita nel cuore della montagna veneta che ospita anche gli altri 7 Comuni del comprensorio: Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo.

Come tutti gli altri paesi dell'Altopiano, Asiago è stata direttamente interessata dagli eventi della Prima Guerra Mondiale, diventandone uno dei simboli più forti e ispirando alcune delle pagine più toccanti e delle testimonianze più commoventi. A eterno memento della tragedia della Grande Guerra è ancora oggi presente il sacello ossario che contiene i resti di oltre 55.000 soldati caduti in battaglia.

Completamente ricostruito dopo la Prima Guerra Mondiale, il centro cittadino colpisce per la bellezza architettonica e l’ampiezza delle strade e delle piazze, tratti caratteristici rispetto ad altri paesi di montagna. Il poeta Gabriele d’Annunzio definì Asiago "la più piccola e più luminosa città d'Italia", coniando uno slogan che sembra scritto oggi.

Dal punto di vista naturalistico la grande varietà di ecosistemi rende l’altopiano particolarmente attraente e ricco sotto il profilo faunistico e botanico. Un paradiso a cielo aperto fatto di cime, pascoli, boschi di abeti e faggi, distese fiorite e tante specie animali, in cui è ancora la natura che detta i ritmi all’uomo.

Cultura e natura qui sono così legate che spesso è impossibile distinguerle. La cultura si respira nei musei e nelle gallerie d’arte, ma anche tra i monti, dove sono disseminati musei all’aperto che rievocano le battaglie della Grande Guerra o le parole dello scrittore asiaghese Mario Rigoni Stern, cave di pietra trasformate in opere d’arte, installazioni contemporanee sparse nel verde, villaggi preistorici riportati alla luce, incisioni rupestri del neolitico, i 4444 gradini della Calà del Sasso che uniscono la montagna alla pianura, e tante altre testimonianze frutto dell’incontro fra l’opera della natura e quella dell’uomo.

L’Altopiano di Asiago e dei 7 Comuni è inoltre meta ideale per quanti amano lo sport e il turismo attivo. Golf, sci di fondo e discesa, snowboard, nordic-walking, percorsi-vita, passeggiate con le ciaspole, trekking, mountain-bike, uscite a cavallo, orienteering sono solo alcune delle possibili attività che d’estate o d’inverno turisti ed appassionati possono praticare in questo territorio.

In particolar modo, con oltre 500 chilometri di piste che si snodano tra boschi millenari, l’Altopiano di Asiago è località principe per lo sci di fondo e centro di richiamo per competizioni sportive nazionali e internazionali (si sono disputati qui nel febbraio di quest’anno i Mondiali Master 2013).

Altro fiore all’occhiello per quanto riguarda il turismo sportivo è il Golf Club Meltar, considerato come uno dei campi da gioco ad alta quota più attrattivi d’Europa per il mix di tracciati intriganti e scenari naturalistici idilliaci.

L’Altopiano di Asiago è inoltre per antonomasia la terra del formaggio, prodotto simbolo a marchio DOP conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. I pascoli d’alta quota nel periodo estivo vengono utilizzati esclusivamente per l’alpeggio del bestiame. La malga, luogo in cui si produce il formaggio d’alpeggio, rappresenta la cultura della montagna ed è il simbolo dell’antica arte casearia. Nell’Altopiano se ne trovano ben 87 per un territorio complessivo di alpeggio di 7.775 ettari. Questo enorme patrimonio è sicuramente per estensione e per numero il più importante dell’arco alpino italiano. Per organizzarvi una vacanza ad Asiago consultare il sito www.asiago7comuni.it