SLOWLY IN SALVE, Le Tradizioni religiose del Salento
novembre 2019 - Siamo nel Salento in occasione del PRESS TOUR “ SLOWLY IN SALVE e il nostro viaggio prosegue al Santuario di Santa Maria di Leuca del Belvedere a Barbarano del Capo , frazione del comune di Morciano di Leuca.
Leuca Piccola, con le sue arcate, riproduce fedelmente il Santuario di Santa Maria di Leuca, tanto che in passato ci fu una disputa tra i vescovi: i pellegrini, credendo di essere arrivati alla fine del loro viaggio, non si spingevano fino al mare, a Santa Maria di Leuca, ma si fermavano a Leuca Piccola e tornavano indietro. Per loro un bel pozzo con acqua sorgiva e un ricovero fresco, scavato nella pietra,sotto la chiesa per affrontare l’ultimo tratto della via leucadense, lungo solo 10 chilometri.
Ma attenzione: i pellegrini cattivi cadevano nella Vora di Barbarano! Questo il detto che era in voga tra gli abitanti. Lungo il Cammino celeste c’erano infatti tante insidie, tra cui le Vore di Barbarano, voraggini naturali collegate ai fiumi sotterranei del Salento. Ce ne sono due, l’una a ridosso del Santuario (la grande) e l’altra (la piccola) lungo i binari della ferrovia che termina a Gagliano del Capo. Intorno alle Vore tante leggende. “Si racconta che un nobile fosse caduto con il proprio cavallo nella vora grande. Lui morì, ma il cavallo fu ritrovato a Santa Maria di Leuca: questo per dire che le vore erano e sono ancora oggi collegate al mare. Per spaventare i loro bimbi, le mamme dicevano che in fondo alla vora c’erano le bocche del diavolo!
Il nostro cammino prosegue a Leuca: è come ritornare indietro e precisamente ai tempi di San Pietro, il quale in viaggio per Roma, sembra aver fatto tappa proprio qui. Fu allora che il tempio, dedicato alla dea Minerva, sul promontorio japigeo, diventò luogo di culto cristiano.
Il Santuario è stato eletto a Basilica minore nel 1990; da allora la devozione verso la Madonna de Finibus Terrae è andata sempre più incrementandosi, tanto che oggi è meta di numerosissimi pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.
Nel piazzale, fa bella mostra di sé, una colonna mariana che risale al 1694, eretta ad opera di Filiberto Aierbo d'Aragona, duca di Alessano, sulla cui sommità è stata posta una statua della Madonna.
Inoltre, vanno segnalate: la "croce monumentale" che ricorda il pellegrinaggio del 21 ottobre 1901 in occasione dell'Anno Santo, promosso da mons. Luigi Pugliese; la "cascata monumentale" opera di Mussolini che si estende tra il verde della pineta e rappresenta la struttura terminale dell'acquedotto pugliese; infine, la presenza del faro, tra i più importanti d'Italia, alto 102 metri e costruito nel 1864.
Leuca è una località turistica famosa soprattutto per le ville ottocentesche, costruite secondo vari stili per la maggior parte dagli architetti Ruggeri e Rossi. Verso la fine del XIX secolo si contavano per la precisione 43 ville, molte delle quali oggi sono in disuso o appaiono profondamente trasformate rispetto al passato.Molti non sanno che a Leuca e' possibile ammirare La Cascata Monumentale rappresentante il punto terminale dell'Acquedotto Pugliese, opera del ventennio fascista.
La costruzione dell'opera iniziò nel 1906, poi, con l'inizio della prima guerra mondiale, i lavori si fermarono e furono ripresi solo dopo la conclusione della guerra. Quindi l'Acquedotto Pugliese giunse a Leuca nel 1939, anno in cui l'opera fu completata. La monumentale scalinata e la colonna romana che ne segna il termine furono inviate da Roma da Benito Mussolini.Da maggio 2015 è dotata di un impianto di illuminazione artistica.
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