A COGNE RIAPRE CON SUCCESSO LA MINIERA DI MAGNETITE

Settembre 2017. Cogne, porta di accesso al Parco Nazionale del Gran Paradiso e meta amata da sportivi ed estimatori della natura, fonda le sue radici in un passato minerario. Già i Salassi e i Romani avevano avviato lo sfruttamento dei giacimenti minerari della zona e, in tempi più recenti, la miniera di magnetite di Cogne è stata una delle maggiori fonti di reddito per gli abitanti fino alla sua chiusura nel marzo 1979.
Lunedì 21 agosto il sito minerario ha riaperto al pubblico con visite guidate, sempre “sold out”, organizzate dalla Cooperativa Mines de Cogne in collaborazione con il Comune e il Consorzio Operatori Turistici.
“La miniera riconvertita contribuisce ad arricchire l’offerta turistica della destinazione diventando un’opportunità per scoprire un nuovo aspetto della Valle, dove l’eredità della miniera è ben visibile, grazie ai vecchi edifici della Miniera di Colonna e all’interessante Museo Minerario”, dice Elisabetta Allera – Presidente del Consorzio. “Siamo particolarmente soddisfatti della risposta del pubblico che si è dimostrato molto interessato alla scoperta di un passato così importante per la nostra valle; ci stiamo ora organizzando per i prossimi mesi per proporre escursioni, magari con le ciaspole, anche durante la stagione invernale”.
Pe raggiungere il punto d’ingresso della miniera sul piazzale di Costa del Pino (2.030 m), si parte dal Villaggio Minatori per un’escursione di circa un’ora e 30 minuti, lungo una piacevole strada fra gli alberi.
Sul piazzale si incontrano le guide che, dopo aver distribuito i caschetti con luce frontale, accolgono i partecipanti raccontando l’avvincente storia della miniera arricchita da curiosi e appassionanti aneddoti dei minatori, aprendo letteralmente le porte al passato.

Dopo la visita alla sala del compressore esterna e alla sala dei macchinari della funivia, che un tempo trasportava i minatori, si sale su un trenino dell’epoca dei minatori, per raggiungere, in circa 15 minuti, il cuore della miniera entrando per 1,5 km all’interno del monte Creya.
L’impressione è che i minatori abbiano appena finito il loro turno, infatti è rimasto tutto com’era, il calendario fermo al mese di chiusura nel 1979, gli attrezzi posati sui macchinari o anche le lampade e i cartellini di presenza ordinatamente riposti.
Si arriva quindi alla base dello skip, un grosso carrello che con un piano inclinato copre 400 metri di dislivello tra Costa del Pino, 2027 metri di quota, fino a Colonna, 2406 metri, e che veniva utilizzato sia per il trasporto del personale che dei materiali.
Nei pressi dello skip si può entrare nella sala del cambio turno - unico ambiente riscaldato, dove scritte e graffiti ricordano un recente passato e i momenti di condivisione e riposo prima o dopo un faticoso turno di lavoro - e, dopo un breve tratto a piedi, si accede ai frantoi interni. Si ritorna quindi alla base con il trenino.

Informazioni Utili
Nel corso del mese di settembre (fino al 29/9) le visite guidate vengono organizzate tutti i venerdì e sabati alle 10.00, 12.30 e 15.00.
Le visite – del costo di 20€ – durano circa 2 ore per gruppi di massimo 17 persone, tariffa ridotta per i ragazzi dagli 8 ai 14 anni: euro 15. La visita non è consentita ai bambini di età inferiore agli otto anni.
Occorre dotarsi di abbigliamento adeguato (all’interno della miniera la temperatura è di circa 7°C): giacca a vento, cappello, guanti e scarpe da trekking.

Per informazioni e prenotazioni, entro le ore 18 del giorno precedente la visita, rivolgersi al Consorzio Operatori Turistici (C.O.T.) Valle di Cogne Tel +39.0165.74835 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  – www.cogneturismo.it