BENVENUTI IN SALENTO , TERRA DI STORIE E TRADIZIONE
maggio 2017 - Lunghe e noiose ore di volo ADDIO. Per concedersi vacanze esotiche non è più necessario sottoporsi a stressanti traversate. Sabbia dorata e mare dalle mille sfumature di blu sono in Italia e precisamente nel Salento, la meta più ambita dagli Italiani, e sempre più apprezzata anche dagli stranieri.
A meno di un’ora di volo da Milano e da Roma, a due da Berlino, Parigi e Ginevra si arriva direttamente alle Maldive d’Italia, come sono state ribattezzate le Marine di Salve dai viaggiatori e da giornalisti e opinion leader di tutto il mondo.
Da Torre Pali a Posto Vecchio, passando per la più famosa Pescoluse e a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca, dove gli antichi, dicevano, finisse il mondo, le marine di Salve conquistano ogni anno le copertine dei più gettonati magazine di turismo.
Tutto è nato da un’idea imprenditoriale suggerita dagli stessi clienti al titolare di un lido che ha ribattezzato il suo stabilimento balneare le Maldive del Salento. Oggi tutte le marine di Salve sono conosciute come le Maldive d’Italia. Da Torre Pali a Posto Vecchio è un susseguirsi di emozioni, dove il mare dalle mille sfumature di azzurro si coniuga alla buona tavola, alle testimonianze archeologiche della campagna e a un borgo medioevale dove il tempo sembra essersi fermato. Ma l’emozione più grande ve la regaleranno gli abitanti di Salve per la loro sincera e raffinata ospitalità.
CAMPAGNE VISTA MARE. Il nostro viaggio alla scoperta di Salve inizia con un’ indimenticabile passeggiata per le campagne tra muretti a secco e pagghiare, le tipiche costruzioni salentine che i contadini utilizzavano per lasciare gli attrezzi e per viverci con le loro famiglie d’estate. Tappa nella cappella di Santu Lasi (San Biagio) per scoprire gli affreschi bizantini e una maestosa statua del Santo in pietra leccese di pregevole fattura. E poco distante ecco la bianca masseria Santu Lasi, dipinta a calce, dove con un restauro molto rispettoso, rivive la civiltà contadina tra roseti, muretti a secco e piante grasse su siepi di pietra.
ALLA SCOPERTA DELLE GROTTE DI LEUCA. Per non farsi mancare proprio nulla c’è anche la possibilità di fare un’escursione in barca alla scoperta della costa e delle vicine grotte di Leuca. Sullo Jonio vi sorprenderanno la Grotta delle Tre Porte, simbolo di tutte le grotte di Leuca, la Grotta del Diavolo, la Grotta dell’Amore che si infiamma di rosso al tramonto, sull’Adriatico da non perdere una puntata alla Grotta Cattedrale con il batacchio tipico di una campana, la Grotta del Soffio e la Grotta del Laghetto al Ciolo che custodisce un lago di acqua ghiacciata raggiungibile solo per uno stretto cunicolo e a piedi.
UNA VACANZA A 360 GRADI TRA MARE E SITI ARCHEOLOGICI. Dopo essersi lasciati stregare dal mare, a bordo del Trenino del Salento si può partire per un’escursione nelle campagne di Salve. Pochi sanno che proprio in prossimità del famoso lido Le Maldive del Salento c’è il dolmen più originale della Puglia: ricavato da uno scavo nella roccia è per metà confitto nel terreno e per metà volge il suo tipico lastrone-altare dei sacrifici in pietra verso il cielo, rivolto a occidente. Salendo poi sulle alture di Salve si arriva a una necropoli dove si può ammirare la tomba a tumulo più grande tra tutte quelle conosciute: è vasta 100 metri quadrati e di sicuro doveva appartenere a un clan importante fiorito 2.500 anni avanti Cristo. Attraversando la campagna si prova l’emozione di entrare in una grotta abitata sin dalla Preistoria dall’Uomo di Neanderthal 70.000 anni fa. E’ l’unica grotta preistorica visitabile del Salento e si trova in località Montani.
IL SANTUARIO DI SANTA MARINA SULLA VIA DEI PELLEGRINAGGI. Avvolto da un fascino metafisico è il Santuario di Santa Marina nella frazione di Ruggiano. La sua facciata si infiamma di arancione e di rosso al tramonto. Siamo sulla via dei pellegrinaggi che facevano tappa a Ruggiano e a Leuca Piccola prima di arrivare al santuario dove finiva il mondo (di Santa Maria de Finibus Terrae). Accanto al Santuario c’è il pozzo dove i pellegrini attingevano la preziosa acqua e la foresteria dove trascorrevano la notte. Al Santuario è legata la devozione per Santa Marina di Bitinia, che protegge il fegato e come in un culto ancestrale gli abitanti della zona la invocavano quando vedono sorgere all’orizzonte l’arcobaleno.
LO SGUARDO DI SAN NICOLA NEL SALENTO DOVE l’ORIENTE INCONTRA l’OCCIDENTE. Nel Salento l’Oriente e l’Occidente si fondono armoniosamente. Lo si legge nella cultura poliedrica dei salentini, nei fregi delle case e nello sguardo di San Nicola, il Santo orientale venerato anche a Salve la quarta domenica di maggio. La sua statua in legno ha una particolarità: gli occhi sono l’uno azzurro e l’altro verde, simbolo dell’Oriente e dell’Occidente che nel Salento hanno una sola anima e si fondono armoniosamente.