Tra grotte e miniere: alla scoperta della Liguria più nascosta
Genova, 8 giugno 2015 – Dietro gli antichi borghi, le belle spiagge e le delizie enogastronomiche, la Liguria nasconde tanti piccoli mondi sotterranei capaci di risvegliare negli adulti la curiosità tipica dei bambini e di incoraggiare i più piccoli alla scoperta di cose nuove. Ancora oggi, numerose grotte e miniere rappresentano mete turistiche molto aprezzate nella regione dalle tante famiglie che decidono di scoprire la Liguria in profondità, andando oltre i paesaggi da cartolina e le attrazioni più celebri.
Particolarmente ricca di grotte è la provincia di Savona, dove si incontrano gioielli come le Grotte di Toirano, che offrono la possibilità di fare scoperte uniche, immergendosi in un’atmosfera unica che riconduce all’epoca preistorica. Questo complesso di cavità carsiche di grandi dimensioni, suddiviso in due parti, presenta una notevole varietà di forme di stalattiti e stalagmiti, tracce dell'Homo di Neanderthal di oltre 12.000 anni fa e resti di ursus spelaeus di circa 25.000 anni di età che danno vita al più grande cimitero europeo di Orsi delle Caverne. Le grotte ospitano anche colonne di 8 metri e laghetti in cui vive il Niphargus, un crostaceo preistorico.
Le Grotte di Borgio Verezzi custodiscono laghi dalle acque immobili e trasparenti che danno vita a un percorso turistico di 800 metri all'interno di grandi sale, dove trovano spazio concrezioni di ogni forma, dalle esili cannule ai sottili drappi, fino alle grandi colonne. Se la grande quantità di minerali presenti al suo interno la rendono la grotta turistica più colorata d'Italia, i reperti ossei databili tra i 500.000 ed i 750.000 anni fa sono di straordinaria importanza e comprendono numerose varietà estinte di animali da climi caldi e freddi.
In provincia di Imperia, il Museo Preistorico dei Balzi Rossi custodisce eccezionali resti paleolitici e comprende un percorso integrato di visita che si estende fino all'area archeologica. La scoperta della storia delle ricerche ai Balzi Rossi parte dalla sala più grande e prosegue nelle grotte del Caviglione, di Florestano e del Riparo Mochi, passando infine alla presentazione degli scavi più recenti, sui due piani del vecchio edificio museale completamente ristrutturato.
Dalle grotte alle miniere, il territorio ligure riserva tante altre perle da scoprire in famiglia. In provincia di Genova, sotto Castiglione Chiavarese, si trovano le più antiche miniere di Rame di tutta l’Europa Occidentale, le Miniere di Monte Loreto. Sotto un paesaggio di colline verdi, boschi, borghi antichi, frazioni e castelli, le miniere offrono oggi un affascinante percorso espositivo di 270 metri quadrati dove trovano spazio vetrine, teche, pannelli e ambientazioni che ripercorrono la storia e l’attività di questo luogo utilizzato per oltre due millenni, dove è stata estratta la più grossa pepita trovata in Italia, da 800 grammi. Le miniere fanno parte del Sistema museale integrato di Sestri Levante e Castiglione Chiavarese, un ampio polo espositivo dedicato alla storia del territorio del Tigullio. In questa zona si incontrano numerosi trincee e cunicoli generati dallo sfruttamento minerario preistorico e databili tra 2900 e 2500 anni a.C. Nel medesimo sentiero è presente una seconda zona dedicata all’estrazione del minerale di rame, mentre la galleria mineraria XX Settembre guida i visitatori alla scoperta della vita e del lavoro in miniera, della sua storia, della geologia e della mineralogia di Monte Loreto attraverso suoni, luci e racconti parlati.
Per ulteriori informazioni:
http://www.turismoinliguria.it/it/liguria/cultura/archeologia.html