LEOPARDI DELLE NEVI E ALPINI PARACADUTISTI CELEBRANO UN SUCCESSO TARGATO ITALIA
giugno 2016 - Sono 8.163 i chilometri quadrati di habitat naturale che il Parlamento della Mongolia ha deciso di far diventare Parco Nazionale, rendendo i Monti Tost un corridoio tutelato tra le aree già protette del Gran Gobi e del Parco Nazionale di Gobi Gurvan Saikhan. In questo modo, è stata istituita una delle più grandi zone tutelate al Mondo per i Leopardi delle Nevi, che oggi resistono sugli altipiani dell’Asia centrale con 4.000 esemplari sull’orlo dell’estinzione. L’arrivo della notizia è stata celebrata al Parco Natura Viva di Bussolengo con una giornata di raccolta fondi dedicata a questa specie, con la partecipazione di ospiti d’eccezione: gli Alpini Paracadutisti “Ranger” di stanza a Verona, che trovano nell’ambiente alpino innevato il proprio territorio d’elezione per operare e addestrarsi.
“Un vero e proprio salvavita per i 20 Leopardi delle Nevi censiti nella zona, che da oggi dovranno avere a che fare solo con le attività agropastorali tradizionali: dopo 4 anni di battaglie, è diventato illegale estrarre minerali, costruire e cacciare”, commenta Caterina Spiezio, responsabile Ricerca e Conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo. “Si tratta di un successo di molti attori del mondo della conservazione internazionale ma che porta anche la firma dell’Italia, grazie al sostegno che offriamo allo Snow Leopard Trust, l’organizzazione internazionale che opera in Asia e che ha reso possibile tutto questo”.
Bracconaggio, perdita di habitat e scomparsa di prede all’avanzare degli allevamenti intensivi le minacce che hanno ridotto questa specie all’alba della scomparsa. “Con la nostra partecipazione, abbiamo offerto un assaggio di cosa significa lavorare a stretto contatto con un ambiente difficile come quello d’alta quota, avendone cura e rispetto”, commenta il Colonnello Salvatore Paolo Radizza, Comandante del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger”. “Le nostre mimetiche da neve sono bianco-grigie e somigliano al folto manto dei Leopardi delle Nevi, che li aiuta ad avvicinarsi alle prede senza essere scorti. Operiamo ad alta quota con ciaspole e sci, mentre loro per non sprofondare nella neve hanno zampe a pianta larga. Sappiamo come sopportare il freddo anche se non abbiamo le loro cavità nasali, che riscaldano l’aria prima che giunga ai polmoni. Superare queste difficoltà per noi significa apprezzare ancora di più la complessità della natura e ci pone ancora una volta di fronte alla necessità di preservarla”. www.parconaturaviva.it