Ristorante ALTRIMENTI Milano: un'alternativa in tavola
febbraio 2019 - Un cuoco,Eugenio Boer , il suo affezionato maître, Damian Piotr Janczara , e due fedelissimi clienti, Lorenzo Galletti e Leonardo Nardella , che non si sono rassegnati all’idea di vedere chiuso per sempre il loro ristorante del cuore, tanto da scendere in campo al fianco dei primi due per aprirne uno nuovo. E’ così, da questo singolare ricongiungimento, che nasce ALTRIMÉNTI.
A nemmeno un anno dall’apertura del suo ristorante , lo chef italo-olandese attira nuovamente i riflettori su di sé imbarcandosi in una nuova avventura imprenditoriale con un gruppo di soci alquanto eterogeneo. In primis,
il maître e sommelier di origine polacca con cui aveva dato vita in passato a un fortunato sodalizio professionale e umano. A loro poi si sono aggiunti due manager del settore delle telecomunicazioni che avevano avuto modo di apprezzare la proposta gastronomica di livello di Boer e la squisita ospitalità di Janczara e che si sono impegnati in prima persona per far rivivere quell’esperienza, sia pure con gli opportuni correttivi, creando le basi per qualcosa di nuovo, bello e diverso.
Il tandem Eugenio – Damian si ricompone quindi sotto la nuova insegna di ALTRIMÉNTI. Un ristorante che, come indica il nome stesso, evoca qualcosa fatto in un altro modo, le cui mura sono intrise di storie di buona cucina: proprio gli stessi locali, ubicati nel moderno distretto milanese di Citylife , a due passi dalla fermata della metro Amendola,hanno ospitato nel corso degli anni diversi esercizi dediti alla ristorazione fino ad ar rivare alla gestione odierna,che si prefigge un obiettivo ambizioso: offrire un nuovo punto di ritrovo all’insegna della convivialità, per gli abitanti del quartiere e non solo, dove sentirsi liberi di andare in pausa pranzo, a cena o semplicemente per bere un buon bicchiere di vino in compagnia di amici.
ALTRIMÉNTI è il ristorante della porta accanto: un locale piacevole, dall’atmosfera familiare, ben inserito nella zona in cui si trova, con una propria dimensione intima, ma anche un’apertura verso l’esterno. Per Eugenio e Damian si tratta del compimento di un sogno. Chef e responsabile di sala, con l’aiuto degli altri due soci, hanno unito e messo a frutto le rispettive expertise per dar vita a un ristorante contemporaneo che riprendesse in qualche modo un discorso interrotto, sia pure rivisitandolo, al pari di un piatto che nessuno ha mai dimenticato.
La filosofia culinaria di Eugenio Boer si basa su “concetti di degustazione” che esprimono la sua personale idea di cucina, frutto di creatività e disciplina, nata a fianco dei suoi grandi maestri. Ogni concetto racchiude una serie di piatti che invitano l’ospite a provare percorsi diversi, legati alla tradizione, ma con lo sguardo e i sapori sempre rivolti al futuro. Concetti come custodi di sensazioni che lo chef ama condividere perché ognuno racconta qualcosa di sé e della propria vita. I piatti invece cambiano in base alle stagioni e sono sempre in divenire perché legati alle sue emozioni.
Il menu si sviluppa attraverso le sezioni “Verdure” , “Carni” e “Pesci” , oltre ai “Dessert” . All’interno di ogni “contenitore” l’ospite può scegliere tra antipasti, primi e secondi, per un totale di non più di dieci proposte, decidendo se seguire un percorso tematico o eventualmente combinare piatti appartenenti a sezioni diverse. Per chi opta per le verdure si può spaziare fra la pasta e fagioli con cardoncelli e datterini e il cavolo cappuccio con yogurt e senape. Chi invece vuole muoversi nel segmento delle carni potrà scegliere, tra le varie proposte, il maialino con uva fragola e rapa bianca, senza dimenticare il risotto alla milanese con ragù di vitello. Tra le portate di pesce, infine, spiccano gli spaghetti alla chitarra con cozze, pomodoro e limone e il polpo con giardiniera, pane e rosmarino, solo per citarne alcune.
Anche se alla carta, il menù contempla qualche frequente incursione di portate extra per rendere l’esperienza sempre diversa e far provare nuovi sapori agli ospiti. . La cucina,del ristorante ALTRIMENTI lavorata tutta in casa,nasce da prodotti di qualità, frutto di un’attenta selezione di fornitori della filiera corta e, per questo, si affida a una serie di produttori geograficamente non distanti e facilmente raggiungibili. Lo scopo è quello di avere un maggiore controllo e un contatto diretto e onesto con i fornitori a garanzia del massimo della qualità.
La carta dei vini è snella, fresca e in linea con la cucina di Boer. Empatica, non strutturata in modo classico, ma per sensazioni e concetti che aiutano l’ospite a orientarsi nel vasto e meraviglioso mondo del vino. La cantina, ancora in fase di completamento, annovera già un totale di 250 etichette fra le quali trovano largo spazio piccole realtà produttive e “vignerons” indipendenti. La filosofia è la stessa di quella adottata per il food, ossia la ricerca costante di persone che con il loro lavoro facciano la differenza. La carta parla ovviamente italiano, ma attinge anche da altri Paesi, quali Francia, Austria, Germania e Spagna. Non manca ovviamente lo Champagne.
Il progetto di ALTRIMÉNTI è stato firmato dallo studio Offstage di Milano con il prezioso contributo dell’architetto Alessandra Ubertazzi, responsabile della direzione dei lavori. All’origine del progetto, la volontà di enfatizzare il forte legame del locale con la personalità e la cucina di Eugenio Boer.
In questo senso è nato uno spazio che si sviluppa attraverso tre aree diverse per atmosfere, suggestioni,e arredamento: un ambiente principale con un massimo di 35 coperti, un esclusivo privé per un totale di circa 20 coperti ( un ambiente a sé che offre la possibilità di avere a disposizione un cameriere riservato) e infine una veranda al piano superiore, che può accogliere fino a 20 persone.
Informazioni utili
Via Monte Bianco 2/A - 20149 Milano
Orario di apertura: dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30
Chiuso sabato a pranzo e lunedì tutto il giorno
Telefono: 02.82778751
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