Brescia, 11 dicembre 2012 -Finalmente è arrivato il momento tanto atteso. Nell’esclusivo ambiente del Circolo Al Teatro di Brescia, il giovane produttore franciacortino Joska Biondelli, titolare dell’omonima azienda, ha fatto saltare i tappi alle sue prime bottiglie di Franciacorta Brut annata 2010 che, proprio da oggi, entreranno ufficialmente sul mercato nazionale.
È stata una grande festa alla quale hanno partecipato personalità del mondo dell’enologia e della ristorazione nazionale, che hanno avuto il piacere di assaggiare “en primeur” il primo vino delle Cantine Biondelli al suo debutto in società. La serata di presentazione si è articolata in tre momenti ben distinti: inizialmente il produttore, coadiuvato dall’enologo Cesare Ferrari, ha illustrato al parterre di operatori le caratteristiche e le peculiarità del vino; è stata poi la volta del responsabile commerciale, Roberto Ravelli, che ha esposto i cardini del progetto “Vinochecattura”, che a detta di Joska “è un po’ la sintesi della nostra filosofia produttiva e commerciale”.
Il Franciacorta Biondelli intende imporsi, infatti, sul mercato come uno Chardonnay in purezza immediatamente piacevole, di grande personalità, eleganza, equilibrio, complesso ma al tempo stesso facile da bere. Un prodotto divertente che colpisca nel bicchiere e si faccia ricordare dal consumatore. Un vino ottenuto da viticoltura biologica utilizzando esclusivamente uve di proprietà.
Terzo e ultimo atto infine, l’inizio della festa, fissato per le ore 20, con il brindisi ufficiale al “nuovo nato”, per il quale si sono uniti ai presenti anche amici della famiglia Biondelli e personalità di spicco dell’imprenditoria lombarda. Singolare la storia di Joska Biondelli: 30enne, franciacortino di nascita, lascia la City londinese dopo alcuni anni passati nel settore finanziario e torna a dedicarsi a tempo pieno all’azienda di famiglia. Una decisione apparentemente folle, quella di cominciare col Franciacorta nel 2012, in un periodo di crisi economica e trovandosi ad essere la 107esima azienda vinicola attiva della zona.
L’azienda agricola, che comprende 10 ettari di vigneto, ha il suo centro in una cascina cinquecentesca edificata di fronte allo storico Castello di Bornato. Acquistata dall’ambasciatore Giuseppe Biondelli nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, si mostra oggi come un’azienda moderna dotata delle tecnologie più avanzate. edificata di fronte allo storico Castello di Bornato. Acquistata dall’ambasciatore Giuseppe Biondelli nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, si mostra oggi come un’azienda moderna dotata delle tecnologie più avanzate.
“La mia famiglia ed io stesso operiamo da generazioni in diversi settori del mondo agricolo”, racconta Joska Biondelli. “Da sempre il rispetto per la terra è la regola d’oro che applichiamo a qualsiasi tipo di coltura; da qui la scelta obbligata della viticoltura biologica. A questa scelta combiniamo poi l’utilizzo di macchinari e di metodologie di analisi agronomiche ed enologiche di ultima generazione.L’obiettivo che mi sono posto è quello di creare un Franciacorta dalla gradevolezza immediata, subito riconoscibile, elegante e di grande fascino. Insomma, un vino che possa catturare l’interesse di un pubblico di consumatori sempre più esigenti”.
Ha le idee chiare Joska Biondelli, che non nasconde l’entusiasmo e l’emozione per questa nuova affascinante avventura.
“Il debutto del nostro vino è un momento cardine nella vita della nostra azienda”, continua Joska. “Questo debutto infatti rappresenta per noi al tempo stesso il raggiungimento di un traguardo e il punto di partenza per una nuova avventura. Per arrivare a questo tanto atteso brindisi, ci sono voluti circa 10 anni di paziente e dedicato lavoro: è quindi grande la gioia di essere giunti fin qui mista a un pizzico di orgoglio.Tuttavia, siamo perfettamente consapevoli che una nuova sfida comincia adesso: la sfida dei mercati. Solo il tempo potrà dirci se effettivamente siamo riusciti a creare il Franciacorta accattivante e seduttore che pensiamo possa riuscire a conquistare chiunque lo assaggi”.
Il Franciacorta Brut 2010 è stato il primo gioiello della collezione Biondelli a vedere la luce. Seguiranno nella prossima primavera il Satén, il Rosè e il Millesimato. www.cantinebiondelli.com
Luciano Cravotto