CASEIFICIO CASTELLAN : tre sorelle , un caseificio e lo STRACCHINO piu' buono d'ITALIA
ottobre 2016 - Sonia, Manola e Sara Castellan (nella foto), hanno ereditato dal padre Urbano la predisposizione a fare del proprio meglio, a ricercare sempre il meglio e a proporre il meglio.
Urbano Castellan nel 1969 avviò un caseificio di famiglia concentrandosi su un’alta specializzazione: la produzione di formaggi freschi ottenuti scegliendo solo il latte migliore proveniente da poche stalle locali selezionate.
A distanza di quasi mezzo secolo, Sonia, Manola e Sara sono oggi loro alla guida del caseificio e producono quotidianamente eccellenza con i propri formaggi e soprattutto con lo Stracchino che è stato premiato come il più buono in assoluto a livello regionale e nazionale, conquistando dapprima la Medaglia d’oro come miglior stracchino del Veneto a Caseus Veneti 2014 (riconfermata nel mese di settembre 2016 nella stessa rassegna) e poi il primo premio nazionale con la statuetta dell’Oscar vinto per due anni consecutivi all’Italian Cheese Awards edizioni 2015 e 2016. Anche il casaro Walter Milani è stato premiato al Trofeo San Lucio da Assocasearia Pandino, in provincia di Cremona, con il terzo posto.
Insomma un caseificio davvero fiore all’occhiello delle eccellenze venete e nazionali, tant’è che ora Sonia, Manola e Sara Castellan con i loro formaggi freschi e freschissimi rappresentano il meglio del settore agroalimentare italiano, per una clientela sempre più attenta al mangiare sano e a nutrirsi consapevole.
“Nel nostro caseificio – spiega Sonia Castellan, che segue marketing e amministrazione – ogni operazione è eseguita a mano come quando nostro papà cominciò nel 1969. Niente di industriale ma tutto familiare e fatto con grande passione”.
“Noi puntiamo a un’etica del prodotto – le fa eco la sorella Manola, responsabile della produzione: quello che diamo da mangiare ai nostri figli lo proponiamo alle tavole delle famiglie. Quindi solo latte fresco a km. 0 e un fermento brevettato in esclusiva per noi. Oltre a questi ingredienti di base ci mettiamo il tempo e la cura. Non facciamo uso di alcun conservante. Il siero ha bisogno di più giorni per sviluppare cremosità e questa attesa equivale indubbiamente a migliorare la qualità”.
Il padre Urbano Castellan spiega il processo produttivo che si ripete quotidianamente da quasi mezzo secolo: “Ogni mattina a partire dalle ore 7 nel nostro caseificio arrivano 250 quintali di latte che viene lavorato giornalmente dai nostri casari nelle apposite vasche e poi versato nelle forme per essere girato e fargli prendere consistenza. Lo stracchino deve poi riposare 7 giorni nelle celle refrigerate, trascorsi i quali viene tagliato, pesato e impacchettato a mano. Questa settimana di tempo e queste operazioni scrupolose consentono di avere un prodotto differente rispetto ad altri prodotti analoghi industriali”.
E’ una grande soddisfazione, per un padre, vedere il passaggio del testimone a un trio di figlie così convinte della loro mission e vision aziendale. Sara Castellan, responsabile vendite, illustra il parco prodotti, ancorché il core business del caseificio vicentino rimanga lo stracchino: “Produciamo lo stracchino tradizionale classico, una versione biologica con un caglio vegetale estratto dai fiori di cardo e uno stracchino di puro latte di capra, più digeribile. Poi facciamo anche caciotte e tomini. Ogni operazione, dal taglio al peso, alla pezzatura al confezionamento, da noi viene fatta esclusivamente a mano, proprio perché soprattutto l’incarto a mano consente di mantenere inalterato il processo di qualità della produzione che osserviamo in tutta la nostra filiera. Il valore aggiunto dei nostri prodotti è la passione fatta di tanti piccoli dettagli”.
Urbano Castellan, capostipite di questa storia, ha posto il seme di una tradizione oggi impreziosita da esperienza e talento. www.caseificiocastellan.it