Il 2019 DELLE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI di Torino sempre più proiettato verso il MONDO DELLE ARTI PERFORMATIVE
settembre 2018 - Sono trascorsi 365 giorni da quando le OGR hanno aperto per la prima volta al pubblico i loro cancelli, il 30 settembre 2017, per la grande serata musicale che ha ufficialmente dato inizio al BIG BANG. E a un anno di distanza, le Officine Grandi Riparazioni – il maestoso complesso ex-industriale a forma di H di Corso Castelfidardo, restituito alla città grazie all'investimento della Fondazione CRT per l'intervento di ristrutturazione e recupero funzionale che ne ha consentito la rinascita – sono una scommessa vinta. Con la guida del Presidente Fulvio Gianaria, del Direttore Generale Massimo Lapucci e del Direttore Artistico Nicola Ricciardi, in questo primo anno di attività le Officine Nord delle OGR hanno accolto più di 180.000 visitatori, organizzato 45 concerti, commissionato 3 interventi site-specific ad artisti internazionali, prodotto 5 grandi progetti espositivi, presentato un simposio internazionale e 32 appuntamenti del Public Program, ospitato decine di appuntamenti culturali in collaborazione con le istituzioni del territorio, avviato e consolidato numerose prestigiose partnership con esponenti del panorama culturale italiano e internazionale, contribuito all’elaborazione di un decalogo italiano per eventi for all (unico polo culturale a dotarsi di linee guida per favorire l’accoglienza di famiglie con bambini, anziani, persone in difficoltà o con disabilità, visitatori con pets).
Il tutto mantenendo costantemente uno sguardo rivolto al futuro con l’obiettivo di diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama artistico, musicale e culturale italiano, in attesa dell’ormai prossima apertura delle Officine Sud, futuro innovation-hub internazionale.
“Innovazione, inclusione e formazione sono le parole chiave attorno alle quali è stata elaborata la mission delle rinate OGR – ha aggiunto il Presidente delle OGR Fulvio Gianaria –. Parole chiave che sono servite da guida per costruire il programma di attività del primo anno di vita di questo luogo straordinario, per farne un luogo aperto alla città e al mondo, dove contenuti unici e di qualità e discipline differenti hanno trovato sede, in un clima di contaminazione culturale in continua trasformazione”.“Il primo anno di OGR significa per noi un anno di obiettivi raggiunti oltre le aspettative e di molti altri ancora da realizzare nel futuro. Siamo partiti con una vision: un'Officina della cultura contemporanea che sperimenta, co-progetta e produce sul territorio in una dimensione internazionale. Una mission iniziata 12 mesi fa e che, rinnovandosi costantemente, richiede ogni giorno devozione e obiettivi lungimiranti – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT e Direttore Generale delle OGR Massimo Lapucci –. Il prossimo passo, che segnerà anche il funzionamento a pieno regime delle OGR, è infatti l’apertura, all'inizio del 2019, delle Officine Sud, dove si esploreranno le frontiere dell’innovazione e della ricerca scientifica, tecnologica, industriale, in stretto collegamento con aree strategiche del mondo come la Silicon Valley. OGR è una fucina di idee in costante evoluzione”.
“Quando abbiamo presentato per la prima volta il progetto delle nuove OGR abbiamo dichiarato da subito che il nostro obiettivo era diventare uno dei principali motori dello sviluppo creativo della città di Torino – ha concluso il Direttore Artistico Nicola Ricciardi –. Rapporti chiave con realtà fondamentali per Torino come Artissima o Club to Club, o ancora le preziose collaborazioni con le Fondazioni e i Musei cittadini, i Teatri, i Festival e i Saloni sono l’ennesima riprova della capacità di questo territorio di fare sistema”.
"Quando ci è stato chiesto di realizzare il visual per celebrare un anno di OGR – sottolineano i Van Orton – lo abbiamo immaginato come un viaggio onirico pop, con soggetti che richiamano la location e il tema dell'evento. Abbiamo poi creato un collage intrecciando elementi geometrici e sinuosi, lasciando un senso di astratto all'intero visual".
I festeggiamenti hanno inizio sabato 29 settembre alle ore 11.00, con l’ingresso gratuito alle mostre in corso alle Officine Nord e, in serata, sul palco della Sala Fucine, con un primo grande ritorno: alle 22.00, dopo il successo dello scorso aprile, i Baustelle arrivano alle OGR con un progetto inedito, La fine dell’amore, la fine della violenza: Amen, un appuntamento esclusivo, site-specific, che non sarà replicato altrove. Un concerto-evento che ben si inserisce nella traiettoria delineata in questo primo anno di lavoro e che vede negli spazi di Corso Castelfidardo un'officina della creatività e un luogo di produzioni originali.
Domenica 30 settembre la festa continua con un’apertura straordinaria, un’intera giornata scandita da appuntamenti in cui musica, danza e performance si intrecceranno in un crescendo di intensità. Si inizia alle 11.00 del mattino nel Duomo con la video installazione Inside di Dimitris Papaioannou. Dalle 11.00 alle 13.00, si prosegue con un’edizione speciale di Domeniche in festa, a cura del network ZonArte. Nel pomeriggio, invece, si darà spazio alla performance dei tre artisti Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian ideata per l’ultimo giorno di mostra di Forgive me, distant wars, for bringing flowers home. Per l’occasione saranno organizzate una serie di visite guidate gratuite, e, a seguire, si terrà la presentazione del catalogo della mostra, prima pubblicazione OGR, realizzato in collaborazione con Edizioni Corraini.
Alle 18.00 Ligia Lewis e la sua performance minor matter animano il Binario 2, per un appuntamento speciale inserito nel ricco palinsesto della mostra Dancing is what we make of falling. In parallelo Dean Bein, membro del comitato organizzativo del Warm Up del MoMA PS1, dialogherà con Sergio Ricciardone, Direttore Artistico di Club to Club, per approfondire uno dei tratti distintivi della programmazione OGR: Organization of sound: music in art spaces.
La serata proseguirà dalle 20.00 alle 2.00 del mattino con un omaggio alla musica elettronica attraverso il sound di quattro dj-set d’eccezione ai quali sarà possibile assistere acquistando un biglietto unico a 10 euro in prevendita, e a 15 euro il giorno stesso.
Proseguono gli appuntamenti alle Officine Grandi Riparazioni con Africa Now, la rassegna prodotta da OGR e curata da Musicalista che presenta il meglio della musica africana contemporanea. Dopo il concerto dello scorso sabato, in anteprima nazionale, dei giganti della musica afro Tony Allen & Jeff Mills, sarà la volta di altre due date attesissime: sabato 6 ottobre Amadou & Mariam scalderanno la Sala Fucine con elementi di musica tradizionale maliana fusi con il funky e il jazz, nella loro unica data italiana; mentre giovedì 18 ottobre salirà sul palco Bombino, stella luminosa del desert blues – entrato prepotentemente nelle playlist di tutto il mondo nel 2013 con il successo dell’album Nomad – che porterà a Torino le note delle sue origini Tuareg e il clima del deserto.
L’autunno 2018 è stagione di compleanni per Torino, e le OGR saranno la perfetta piattaforma per una serie di festeggiamenti che avranno luogo durante Artissima 2018 e la sua settimana dell’arte. Si rinnovano, infatti, le collaborazioni con Artissima e Club to Club avviate nel 2017 e che quest’anno si presenteranno con una nuova veste, coronando con un programma speciale il venticinquesimo anniversario di Artissima e il diciottesimo anniversario di Club to Club. In entrambi i casi le OGR organizzeranno degli appuntamenti speciali in sinergia con le due eccellenze torinesi (per i programmi dettagliati si rimanda alle rispettive comunicazioni), tra cui spiccano Artissima Sound, la nuova sezione della fiera torinese realizzata in collaborazione con le OGR e dedicata a 16 progetti monografici incentrati su indagini sonore nel campo del contemporaneo – co-curata da Yann Chateigné Tytelman, curatore e critico d’arte che vive a Berlino, e da Nicola Ricciardi, direttore artistico delle Officine Grandi Riparazioni di Torino –, e le serate speciali di Club to Club, che verranno svelate a breve. Sempre in occasione della settimana dell’arte le OGR presenteranno la prima grande mostra personale in un’istituzione italiana dell’artista inglese Mike Nelson, che occuperà con un unico intervento installativo il Binario 1 delle Officine Grandi Riparazioni.
Dopo una prima stagione espositiva entusiasmante – partita nel 2017 con importanti commissioni site-specific a William Kentridge, Patrick Tuttofuoco e Arturo Herrera e la grande mostra Come una Falena alla Fiamma, e articolatasi nel 2018 con i progetti site-specific di Tino Sehgal, Susan Hiller, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian e Mike Nelson – prosegue anche nel 2019 la carrellata di protagonisti della scena dell’arte contemporanea internazionale chiamati a esporre alle OGR. Sotto la Direzione Artistica di Nicola Ricciardi, i suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni tornano ad accogliere e a dialogare con i linguaggi più avanzati e sperimentali di oggi grazie a quattro progetti d’eccezione la cui parola chiave sarà collaborazione. All’interno dei Binari 1 e 2 importanti mostre personali di Ari Benjamin Meyers e Pablo Bronstein e, successivamente, di Monica Bonvicini, incentrate su nuovi progetti site-specific appositamente concepiti e rispettivamente coprodotti con Kasseler Kunstervein di Kassel, Tate Modern di Londra e Neue Nationalgalerie di Berlino. Sempre nel segno della sinergia altri due ambiziosi progetti espositivi: la grande mostra Cuore di tenebra. Può l’arte prevenire gli errori? realizzata in collaborazione con il Castello di Rivoli sul tema dell’Antropocene e un’edizione speciale della Biennale de l’Image en Mouvement, realizzata in collaborazione con il Centre d’Art Contemporain Genève, che lascerà temporaneamente la sua storica sede di Ginevra per trasferirsi a Torino.
Per tutto il primo anno di attività la grande musica italiana e internazionale ha abitato il palco della Sala Fucine delle Officine Grandi Riparazioni, posizionando velocemente le OGR tra gli spazi live più interessanti del panorama musicale nazionale e non solo. E il 2019 non sarà da meno, mantenendo la linea di una programmazione che coniuga musica e innovazione, capace di inserire in un unico cartellone la world music di Amadou & Mariam e il sofisticato jazz di Jason Moran e Chick Corea, le atmosfere clubbing di OGR SoundSystem, il blues di Bombino e il cantautorato di Vasco Brondi e Le Luci Della Centrale Elettrica.
Dopo il successo delle iniziative avviate a gennaio 2018, le OGR proseguono nella loro vocazione di guardare oltre l’arte e la musica con una nuova serie di iniziative ibride pensate per allargare il proprio raggio d’azione, alla ricerca di nuovi significati della parola innovazione, declinata in ambiti e discipline sempre nuovi.
Progetto esemplare in questo senso è Dancing is what we make of falling, mostra video in sei appuntamenti da poco inaugurata, incentrata su video e cortometraggi di artisti di provenienze e generazioni diverse (Sonia Boyce, Loretta Farenholz, Goldschmied & Chiari, Tracey Moffatt, Hardeep Pandhal, Roee Rosen, Jacolby Satterwhite, Wu Tsang) che si confrontano, e spesso si scontrano, con temi quali l’integrazione, l’inclusione, il gender, l’equità sociale. Per sei settimane, su uno stesso schermo al centro del Binario 2, altrettanti momenti serali scandiscono la mostra, di volta in volta con la proiezione di un nuovo lavoro video arricchita da interventi di ricercatori, artisti e collaboratori, grazie ai quali lo spazio espositivo si trasforma in un luogo di ritrovo e dibattito critico, di riflessione condivisa con il pubblico.
Nuovo ciclo di appuntamenti anche per OGR Public Program, che dalle Domeniche in Festa per bambini e famiglie – realizzate in collaborazione con il network ZonArte – alla rassegna Scintille, pensata per un pubblico adulto, fino alle iniziative che favoriscono l’inclusione di pubblici diversi in termini di accessibilità, come il servizio in LIS fornito dall’Istituto dei Sordi di Torino, mette gratuitamente a disposizione un articolato palinsesto di attività che nei primi sei mesi del 2018 è stato in grado di coinvolgere 5.700 spettatori. Dal 25 settembre, in particolare, riprende la rassegna Scintille, con 16 incontri a cura del Prof. Juan Carlos De Martin del Politecnico di Torino che si svilupperanno intorno il tema delle Quattro Rivoluzioni Tecnologiche del nostro tempo (rivoluzione genetica, nanotecnologica, delle neuroscienze e digitale). Inaugura la rassegna l’esperto di fama mondiale Prof. Mauro Giacca (Direttore Generale dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste).
Prosegue infine anche il progetto OGR YOU, dedicato alla fascia Young Adults (giovani adulti), nato con l’obiettivo di attivare nuovi meccanismi di fruizione delle arti contemporanee da parte del pubblico giovane, per stimolarne la curiosità, la partecipazione e le energie. 15 ragazzi e ragazze di età tra i 18 e i 20 anni selezionati con bando pubblico sono stati coinvolti in attività guidate da artisti contemporanei che hanno dato vita a momenti di confronto e sperimentazione collettiva, oltre a un blog e una pagina Instagram che raccolgono testi, immagini, podcast e riflessioni dei partecipanti. Da novembre a dicembre i ragazzi di OGR YOU progetteranno e animeranno The Big Break, una mostra/festival multidisciplinare/open space presso il Binario 2, che ripercorrerà le tappe del progetto e aprirà le porte di OGR agli young adults della città con serate, reading e incontri. Per info www.ogrtorino.it