Le nuove mostre di GAM e PAC in occasione di Art Week Milano | Elisa Sighicelli alla GAM | Artur Żmijewski al PAC
28 marzo 2022 -la GAM Galleria d'Arte Moderna di Milano e il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea presentano oggi le nuove mostre:
Elisa Sighicelli, protagonista della mostra alla GAM "As Above, So Below", a cura di Paola Zatti 29-03 / 03-07 • 2022
Il percorso espositivo riunisce un corpus di circa 25 immagini tra stampe fotografiche su carta, una stampa su gesso e due sculture provenienti dal deposito sculture della GAM di Milano.
I depositi sono luoghi di grande fascino, normalmente non visitabili, perché deputati alla conservazione e allo studio delle opere per necessità scientifiche. Alla vigilia del riallestimento dei depositi, la Galleria d’Arte Moderna di Milano affida a Elisa Sighicelli il compito di raccontare un mondo nascosto prossimo alla scomparsa.
Alla base di questo lavoro il rapporto tra fotografia e oggetto, tra immagine e reale, tra scultura e umanità. L’artista sceglie infatti di misurarsi con il deposito indagando le potenzialità espressive di opere singole o in gruppo, rivelando in accostamenti casuali interessanti relazioni formali e dialoghi silenziosi.
Elementi come la polvere, i cartellini per l’inventariazione, il pluriball a protezione dei corpi, le mutilazioni e la decontestualizzazione dei gruppi scultorei, diventano nodi cruciali di una sceneggiatura spontanea attivata dallo sguardo dell’artista sulle sculture. Una statua che sussurra all’orecchio di un’altra, uno sguardo di sbieco che pare incrociare gli occhi di un compagno, un contatto ravvicinato che suggerisce un incontro amoroso, ma forse anche altro.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione a cura di Silvana Editoriale, che raccoglie i contributi di Paola Zatti, curatrice della mostra, Jennifer Higgie, Salvatore Settis e Francesco Stocchi, insieme a un’ampia documentazione iconografica. www.gam-milano.com
Artur Żmijewski, protagonista della mostra al PAC"QUANDO LA PAURA MANGIA L'ANIMA", a cura di Diego Sileo 29-03 / 12-06 • 2022
Considerato una delle figure radicali della scena artistica polacca, Artur Żmijewski inizia la sua formazione artistica a metà degli anni ’90, nel corso di scultura del professor Grzegorz Kowalski all’Accademia d’Arte di Varsavia, dove nasce il suo interesse per la rappresentazione del corpo umano.
Le sue immagini sembrano a prima vista puramente documentarie, ma la messa in scena analitica e precisa dell’artista è evidente anche nella scelta del montaggio.
Le opere riflettono la sua preoccupazione per i problemi socio-politici della contemporaneità, come i meccanismi del potere e dell’oppressione, i conflitti di vario tipo che rasentano la violenza e l’istintiva inclinazione umana al male.Usando spesso la simbolizzazione, Żmijewski ricrea un complesso sistema di rappresentazione, in cui la paura è rivelata in termini di controllo sociale e diventa padrona delle nostre vite. Esattamente come spiega Rainer Werner Fassbinder nel suo film del 1974 La paura mangia l’anima – cui il titolo della mostra vuole rendere omaggio – è un’espressione usata da arabi e nordafricani per descrivere la loro condizione di immigrati e di paura perenne. Una paura che qui tocca anche i temi della malattia, dei disturbi mentali, della disabilità, del diverso, dell’ignoto.
La mostra presenta una selezione di opere storiche e recenti, oltre a tre nuove pensate appositamente per questa occasione, tra cui il film ispirato al cinema scientifico del neurologo Vincenzo Neri. www.pacmilano.it