Mart Rovereto: 23 novembre 2019 — 1 marzo 2020 INTERMEDIA ARCHIVIO DI NUOVA SCRITTURA. LA COLLEZIONE DI PAOLO DELLA GRAZIA
novembre 2019 - Museion Bolzano e Mart Rovereto presentano una doppia mostra sull’Archivio di Nuova Scrittura (ANS), la collezione di Paolo Della Grazia dedicata alle ricerche tra parola e immagine, con particolare attenzione ai movimenti della Poesia visiva e visuale, Poesia concreta e Fluxus.
Il Mart, che ospita la pregevole documentazione libraria e archivistica dell’ANS, propone per la prima volta nei suoi spazi espositivi un approfondimento sulle centinaia di riviste sperimentali del secondo Novecento incluse nella raccolta con un piccolo omaggio a "Lotta poetica", a Sarenco e ai suoi sodali De Vree, Miccini e Arias-Misson. La mostra a Museion mette invece in luce, attraverso i lavori di oltre 70 artisti e artiste, l’aspetto intermediale dei diversi nuclei dell’ANS, presentando anche opere che vanno oltre l’ibrido verbovisuale, verso forme sonore e performative.
Nella mostra a Bolzano sarà inoltre possibile navigare sulla piattaforma online del progetto VVV. VerboVisualeVirtuale, un sistema di ricerca digitalizzata, sviluppato dai due musei e dalla ripartizione Digital Humanities della Fondazione Bruno Kessler di Trento, che mette a disposizione del pubblico opere, documenti, pubblicazioni e testi critici selezionati provenienti dall’Archivio di Nuova Scrittura.
L’Archivio di Nuova Scrittura rappresenta un osservatorio imprescindibile per la ricerca e lo studio sulle riviste sperimentali del secondo Novecento. Nel fondo librario sono conservati più di 600 periodici, spesso estemporanei e dalla vita breve, che sono espressione di un’idea di rivista come luogo di sperimentazione: un laboratorio in cui confluiscono diverse forme di creatività, una palestra dove testare le proprie concezioni di arte e di vita.La ricchezza e la complessità delle raccolte editoriali dell’ANS, che comprendono oltre 18.000 volumi, non si limitano alle riviste sperimentali del secondo Novecento: il fondo librario annovera numerosi periodici diffusi dalle avanguardie storiche, soprattutto futuristi, oltre a più di 700 livres de peintre e altrettanti libri d’artista.
Dal 1998 ad oggi, la biblioteca e la documentazione archivistica dell’ANS hanno continuato ad arricchirsi, ampliando gli ambiti di ricerca – ad esempio esplorando i confini tra verbovisualità e contestazione – e monitorando con attenzione anche le pubblicazioni più interessanti della scena contemporanea.
Data l’importanza del patrimonio librario dell’ANS, il Mart propone un Focus che,attraverso quattro grandi teche, approfondisce le vicende dell’editoria periodica sperimentale dagli anni Cinquanta fino alle esperienze contemporanee, esponendo fascicoli di 138 diversi periodici, provenienti da 18 nazioni.
Quattro sezioni che sintetizzano la particolarità e l’unicità dell’Archivio di Nuova Scrittura, in un percorso che – in dialogo con Museion – evidenzia gli aspetti più inusuali della produzione periodica novecentesca.
La prima sezione si apre con una rassegna di riviste dedicate alla verbovisualità, legate a movimenti come la Poesia concreta, Fluxus, l’Arte concettuale e la Poesia Visiva.
Questa sezione presenta un omaggio – tramite una serie di opere a parete – a “Lotta Poetica”, al suo fautore Sarenco e ai suoi sodali Paul De Vree, Eugenio Miccini e Alain Arias-Misson.
Si tratta di artisti per i quali la poesia può essere sovversiva allo stesso modo della militanza politica grazie alla sua capacità di rovesciare gli schemi tradizionali. Questo gruppo, infatti, è artefice di uno scompaginamento letterario che porta la poesia fuori dai generi consolidati e dall’enfasi retorica, facendo dell’atto poetico una pratica che si avvicina alla performance. Opere di Sarenco come Io non dipingo io vivo e O natura o morte rappresentano – insieme alle riviste – declinazioni dello stesso approccio politico e artistico, che consente alla poesia “di mantenere il suo carattere immediato, violento, folle,popolaresco e sperimentale”.
La seconda sezione si concentra sulle cosiddette assembling press, periodici caratterizzati da una fattura perlopiù artigianale che raccolgono contributi originali di più autori: ad esempio i periodici che utilizzano come principale mezzo espressivo la fotocopia o le numerose pubblicazioni di Mail art arricchite da timbri e francobolli d’artista.
La terza sezione studia l’intermedialità, cioè l’interazione tra riviste sperimentali, performance, cinema e moda, senza dimenticare l’importanza del legame con la contestazione, documentata dai bollettini situazionisti e dai fogli della controcultura stampati in Italia a partire dagli anni Sessanta.
La quarta e ultima sezione è dedicata a un aspetto curioso e affascinante: lo sconfinamento della rivista tradizionale in formati e supporti inaspettati come dischi,audiocassette e video, che potranno essere fruiti direttamente in mostra.
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