marzo 2019 - L’iniziativa espositiva presso la prestigiosa sede della Galleria delle Stelline, proposta dal Comitato presieduto dal cardinale milanese Francesco Coccopalmerio, intende richiamare l’attenzione sulla figura di Padre Camillo De Piaz,un religios o valtellinese che ha segnato – nella seconda metà del Novecento e nel primo decennio del nostro tempo presente – la storia religiosa, sociale, culturale tanto della sua Valtellina e del Grigioni, quanto della metropoli lombarda, dove ha svolto la maggior parte delle sue attività a cominciare dagli studi all’Università Cattolica e dalla partecipazione alla Resistenza con il confratello David Maria Turoldo, alla predicazione in duomo.
Camillo de Piaz nella sua lunga vita ha frequentato, fra gli altri, molti intellettuali: scrittori, poeti, registi, artisti con cui ha intrattenuto preziose amicizie; attribuiva all’amicizia un valore fondamentale, senza confini ideologici, religiosi,geografici o di qualsiasi altra natura; era generoso di Amicizia, in particolare verso gli artisti con cui condivideva pensieri ed opere e così sosteneva, nella raccolta di suoi scritti “LINEA RETICA Scritti d'arte 1960-2007”, pubblicata nel 2008: “si può, si dovrebbe essere grati agli artisti. Che cosa sarebbe la nostra vita senza la loro compagnia?"
Questa sua frase è stata più volte ripresa, in esergo, in pubblicazioni editoriali che si sono susseguite e hanno visto la luce in Valtellina nel corso degli ultimi 20 anni.
Camillo de Piaz ha tessuto e sviluppato una rete di incontri, rapporti e sodalizi che testimoniano un'epoca di corrispondenze fra terre e luoghi diversi e che hanno creato rimandi e riflessi in un'area geografica nazionale e internazionale, dal Friuli al Piemonte, dalla Lombardia alla Svizzera, alla Toscana, al Veneto. Su questo tema dell’Amicizia e su questo tessuto/intreccio molto diramato e profondo si articola la mostra curata da Valerio Righini e Giorgio Luzzi, grazie al contributo progettuale di alcuni membri dell’Associazione Padre Camillo De Piaz: Aldo Bonomi, Graziano Tognini, Giovanni Bettini, Piercarlo Stefanelli, Mario Garbellini, Antonio Santini, Francesco Racchetti e Bruno Ciapponi Landi.
Una convinzione di Padre Camillo era che non mancassero in Valtellina e Valchiavenna artisti meritevoli di essere fatti conoscere, superando il complesso della loro presunta perifericità culturale (è infatti possibile essere “provinciali”a Milano e non esserlo a Livigno), argomento che ha trovato del tutto insensibile il mercato.
Tra gli artisti in mostra: Lucio Fontana, Franco Francese, Emilio Tadini, Wolfgang Hildesheimer, Mario Negri, Alik Cavaliere, Giuseppe Ajmone, Aldo Carpi, Aligi Sassu, Gianni Dova, Regina, Fiorenzo Tomea In catalogo, fra gli altri, poesie di: Guido Ballo, Luciano Erba, Franco Fortini, Giovanni Giudici, Grytzko Mascioni,Alda Merini, Balilla Pinchetti, Giovanni Raboni, David Maria Turoldo, Alberico Sala, Roberto Sanesi, Andrea Zanzotto.
A completare il percorso espositivo saranno le fotografie in bianco e nero che riguardano le amicizie, gli incontri, i momenti cruciali e i luoghi significativi della vita di De Piaz che raccontano i primi decenni d’attività (1929-1957), i decenni seguenti del secondo Novecento e inizio nuovo millennio (1958-2010) e il rapporto con la Valposchiavo.
Coordinate mostra
Titolo Artisti e poeti per Camillo De Piaz
Una storia per immagini
Sede Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta n. 59 – Milano
Durata 20 marzo – 27 aprile 2019
Inaugurazione martedì 19 marzo ore 18.30
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Orari e ingressi Galleria Gruppo Credito Valtellinese
da mercoledì a venerdì h.15 - 19.30
sabato h. 10 - 14
chiuso domenica, lunedì e martedì; 25 aprile
INGRESSO LIBERO