LAC Lugano Arte e Cultura - Lugano: 4 settembre 2016  - 8 gennaio 2017 Paul Signac Riflessi sull’acqua


settembre 2016 - Le prime mostre del secondo anno di attività del Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI Lugano) intendono aprire una riflessione sugli sviluppi del linguaggio pittorico attraverso l’opera di artisti moderni e contemporanei che trova un punto di partenza ideale nell’opera dell’artista francese Paul Signac, grande precursore della pittura moderna.
La mostra Paul Signac. Riflessi sull’acqua, a cura di Marina Ferretti Bocquillon, direttore scientifico del Musée des impressionnismes di Giverny e corresponsabile degli Archives Signac, è posta sotto l’alto patronato di Sua Eccellenza, Signor René Roudaut, Ambasciatore di Francia in Svizzera ed è stata organizzata in collaborazione con la Fondation de l’Hermitage di Losanna, istituzione con cui il Museo ha già avuto occasione di collaborare nel 2012 per la realizzazione della grande mostra tematica Una finestra sul mondo.
Paul Signac. Riflessi sull’acqua, riunisce oltre centoquaranta opere, fra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, appartenenti a un’eccezionale collezione d’arte, uno dei più importanti nuclei di opere dell’artista conservato in mani private. Presentata alla Fondation de l’Hermitage all’inizio di quest’anno e ora al MASI Lugano, la mostra offre un’esaustiva panoramica dell’evoluzione artistica del pittore ripercorrendo le fasi che hanno segnato i mutamenti della sua tecnica pittorica sin dagli esordi, in particolare dal decisivo incontro con Georges Seurat (1859-1891) avvenuto nel 1884 a Parigi grazie alle frequentazioni con alcuni esponenti del gruppo degli Impressionisti. Signac diviene
uno dei rari amici di Seurat e, insieme a Odilon Redon, i due artisti fondano la Société des artistes indépendants dando avvio l’anno seguente alla corrente del Neoimpressionismo. Sotto l’influenza di Seurat, Signac abbandona la breve e veloce pennellata impressionista per sperimentare il Pontillisme, tecnica pittorica caratterizzata dalla costruzione dell’immagine attraverso piccoli tocchi di colore puro fondata sulle coeve ricerche scientifiche dedicate ai fenomeni ottici. Grazie alla sua opera pittorica e ai suoi contributi teorici, Signac divenne una figura di riferimento per molti esponenti della generazione successiva di artisti attivi nell’ambito del Fauvismo o del Cubismo.
Attraverso un percorso cronologico e tematico, la mostra rivela le molteplici sfaccettature di un uomo innamorato del colore. Le opere esposte documentano le diverse fasi dell’evoluzione artistica di Paul Signac: dai primi dipinti impressionisti fino agli ultimi acquerelli della serie dei Ports de France (Porti di Francia), passando per gli anni eroici del neoimpressionismo, il fulgore di Saint-Tropez, le immagini scintillanti di Venezia, Rotterdam e Costantinopoli. Alla foga impressionista degli esordi si contrappongono così le limpide policromie del divisionismo, il giapponismo audace degli acquerelli contrasta con la libertà dei fogli dipinti en plein air, mentre i grandi disegni preparatori a inchiostro di china acquerellato ci rivelano i segreti di composizioni serene, a lungo meditate in studio.
L’acquerello diventerà la tecnica prediletta da Signac, accompagnandolo nei suoi molteplici viaggi e permettendogli di lavorare all’aperto, apportando un senso di leggerezza e freschezza alle sue opere.
La mostra ben illustra il rapporto privilegiato dell’artista con questa tecnica attraverso gli anni fino al suo ultimo grande progetto realizzato tra il 1929 e il 1931dal titolo Ports de France, esplorazione itinerante che ha coronato la sua carriera di acquerellista.
La mostra è accompagnata dalla pubblicazione Signac. Riflessi sull’acqua edita da Skira, che presenta immagini a colori delle opere esposte, testi critici di Marina Ferretti Bocquillon, curatrice della mostra e una prefazione firmata dalla curatrice insieme a Sylvie Wuhrmann, direttrice della Fondation de l’Hermitage di Losanna e Marco Franciolli, direttore del Museo d’arte della Svizzera italiana.
Ogni domenica alle ore 15:00, il Museo offre l’opportunità di scoprire l’esposizione e le opere in mostra grazie a una visita guidata gratuita. 
In concomitanza con la mostra dedicata all’opera di Paul Signac, il Museo proporrà dai primi di ottobre una grande antologica dedicata ad Antonio Calderara (1903-1978), figura singolare e appartata del panorama artistico italiano per molti aspetti paragonabile a quella di Giorgio Morandi,che come Paul Signac ha fatto della pittura il suo linguaggio prediletto. Una mostra che vuole presentare al grande pubblico la ricerca artistica di Antonio Calderara, partendo dalle opere del periodo figurativo, fortemente influenzate dall’opera di Georges Seurat - altro punto di incontro con la ricerca di Signac -, fino alle opere astratte attraverso un percorso dominato dal valore assoluto della luce. Centrali sono i dipinti di piccoli formato degli anni Sessanta e Settanta in cui prende corpo una luce - colore che traduce l’aspirazione del pittore a dipingere il nulla, il vuoto, la luce e l’armonia: l’infinito.

Informazioni
LAC Lugano Arte e Cultura, Piazza Bernardino Luini 6, 6901 Lugano +41 (0)91 866 4230 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.masilugano.ch

Orari Martedì, mercoledì e domenica: 10:30 – 18:00 . Giovedì, venerdì e sabato: 10:30 – 20:00
Da settembre 2016.Martedì - domenica: 10:00 – 18:00. Giovedì aperto fino alle 20:00 .Lunedì chiuso
Ingresso:La collezione Gratuito
Esposizioni temporanee
Intero: chf 15.- Ridotto: chf 10.- (AVS/AI, over 65 anni, gruppi, studenti 17-25 anni).Gratuito: <16 anni e ogni prima domenica del mese
Visite guidate e laboratori creativi Mediazione culturale +41 (0)58 866 4230 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.