Lugano, la perla del Ceresio, punta sulla cultura
marzo 2016 - LAC Lugano Arte e Cultura è il nuovo centro culturale dedicato alle arti visive, alla musica e alle arti sceniche, che si candida a diventare uno dei più importanti poli culturali della Svizzera, con l’intento di valorizzare l’ampia offerta artistica della città ed esprimere l’identità di Lugano quale crocevia fra nord e sud Europa. Nato come luogo di condivisione e contaminazione fra diverse discipline artistiche, il LAC testimonia sin dalla sua configurazione architettonica la propria vocazione di realtà aperta, di incontro fra le arti, gli artisti e la collettività.
All’interno della suggestiva struttura architettonica affacciata sul lago, trova spazio una ricca programmazione di mostre ed eventi, stagioni musicali, rassegne di teatro e danza, insieme a una varietà di iniziative culturali e un folto programma di attività per i giovani e le famiglie. Al LAC ha sede il Museo d’arte della Svizzera italiana, nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano; i suoi tre piani espositivi ospitano la collezione permanente della città di Lugano e del Cantone Ticino, mostre temporanee e installazioni. Una nuova sala concertistica e teatrale da 1000 posti, interamente rivestita in legno e dotata di una speciale conchiglia acustica modulare e rimovibile, accoglie invece un ampio calendario di spettacoli performativi e concerti.
Il LAC è la sede principale delle stagioni di LuganoInScena e di LuganoMusica (la nuova denominazione di Lugano Festival), alle quali si affiancano le attività della Compagnia Finzi Pasca e dell’Orchestra della Svizzera italiana. I visitatori sono accolti in un’imponente Hall pensata come una grande finestra che rende appena percepibile il limite tra interno ed esterno, affacciata sulla nuova piazza Bernardino Luini – la più grande di Lugano – e sul lago, con il suo meraviglioso panorama. Completano la struttura altri importanti spazi come il Teatrostudio, le sale multiuso –pensate ed equipaggiate per ospitare incontri ed eventi –e l’Agorà.
Entrano a far parte del LAC anche gli ambienti, recuperati e restaurati dell’antico convento dei francescani minori, l’autosilo sottostante la piazza impreziosito da opere dell’artista svizzero Felice Varini, lo Spazio -1 Collezione Giancarlo e Danna Olgiati e, infine, il nuovo parco pubblico accessibile direttamente dalla hall.
Alla fine dello scorso mese di gennaio è stata inaugurata la prima esposizione monografica del nuovo Museo d'arte della Svizzera italiana (MASI), dedicata all'artista bernese Markus Raetz. Nel foyer del livello 2 è stata allestita l'installazione "Chambre de lecture", realizzata da Raetz appositamente per questa mostra. L’opera è composta da 432 profili in filo di ferro modellati dall’artista e sospesi ordinatamente davanti alle pareti di una stanza. I profili si animano al più lieve spostamento d’aria, dando vita a una serie di affascinanti dinamiche.
L’esposizione rimarrà aperta fino al prossimo 1 maggio. Ricordiamo infine che, ogni prima domenica del mese, tutti i musei della Città di Lugano aprono le porte gratuitamente per permettere al pubblico di approfittare appieno delle diverse offerte culturali.
A Walenstadt, sul lago di Walen 42.000 spettatori hanno assistito, durante l’estate 2015, al musical Titanic. Con un budget complessivo di cinque milioni di franchi svizzeri questa produzione sbarcherà in Ticino - da agosto a settembre 2016 – sulle rive del lago di Lugano. La tribuna coperta prevista potrà ospitare fino a 1'500 posti a sedere. Saranno presentati in italiano e in tedesco almeno 20 spettacoli. La commovente storia racconta di Kate McGowan e Jim Farrell e di un amore toccante e senza confini, che da solo fu in grado di spezzare le barriere della società di classe. Riporta inoltre al mito dell‘inaffondabile Titanic e al sogno di una vita migliore nel Paese delle possibilità illimitate. Il pezzo originale di Peter Stone fu rappresentato per la prima volta a Broadway, New York, nel 1997. Per informazioni: www.musicalmelide.ch
Il piccolo, ma importante Museo Hermann Hesse è inserito nella Torre Camuzzi, parte integrante del complesso storico della Casa Camuzzi, una testimonianza reale del prestigioso lavoro degli architetti ticinesi nella San Pietroburgo dell’Ottocento. Qui Hermann Hesse affittò nel 1919 nel suo quarantaduesimo anno di vita un modesto appartamento.
Dopo un periodo di crisi motivato dalla separazione dalla famiglia e dalle conseguenze nefaste da lui previste della prima guerra mondiale, Hermann Hesse cominciò nuovamente a scrivere e scoprì la pittura come fonte di calma e serenità. Nella Casa Camuzzi nacquero “L’ultima estate di Klingsor”, “Siddharta”, “Narciso e Boccadoro”, “Il lupo della steppa”, così come numerose poesie, racconti e acquerelli. Nel 1931, Hermann Hesse si trasferì con la terza moglie Ninon, nella Casa
Rossa, nel cui ampio giardino si dilettava a coltivare personalmente ortaggi e fiori. Le opere successive tra cui “Ore nell’orto” e “Il gioco delle perle di vetro”, per il quale ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1946, e le sue “Lettere”, confermarono la sua creatività. Molte personalità (tra cui Theodor Heuss, Thoman Mann e Bertolt Brecht) vennero a Montagnola per far visita allo scrittore. Hermann Hesse, dal 1924 cittadino svizzero, a Montagnola si sentiva a casa sua; il paesaggio incomparabile e le particolari condizioni di luce sulla Collina d’Oro hanno affascinato l’artista. A ciò si aggiunse il comportamento amichevole dei Ticinesi che egli lodò ripetutamente nei suoi racconti.
Le sue opere sono tradotte in 54 lingue; ne sono stati pubblicati in totale circa 100 milioni di esemplari. Il Museo Hermann Hesse a Montagnola, il primo e finora unico in Svizzera, inaugurato il 2 luglio 1997 in occasione dei 120 anni della nascita dello scrittore, conserva preziose testimonianze degli ultimi 43 anni di vita del poeta e pittore, vissuto sino alla morte, avvenuta nel 1962, a Montagnola. Il museo è un luogo di incontri culturali per visitatori di ogni provenienza.
Nella sala cinematografica vengono proiettati documentari in italiano, tedesco, inglese e francese; libri in diverse lingue esposti all’entrata e nel giardino del museo invitano alla lettura e alla riflessione.
Lungo il percorso segnalato “Sulle orme di Hermann Hesse” si può ammirare il paesaggio unico nel suo genere della Collina d’Oro. Per informazioni: www.hessemontagnola.ch
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