Bevagna sarà il Borgo dei Borghi 2018 per l'Umbria
novembre 2017 - Bevagna, borgo medievale nel cuore dell'Umbria, già Bandiera Arancione, sarà il Borgo dei Boghi 2018 per la regione.
Questo piccolo gioiello d'Italia, antico pagus agricolo, poi fiero e fiorente Comune medievale, si estende su 56 km quadrati nella valle sotto il Monte Subasio, dove domina Spello, a soli 23 km da Assisi e 35 dal capoluogo Perugia. E' anche tra due fiumi e da qui il nome 'mevania', terra di mezzo.
Il suo territorio, ricco di santuari e circondato da castelli, conserva intatte vestigia romaniche e medievali, conferendo un fascino straordinario al paesaggio e anche allo stile di vita dei bevanati, lento, colto, sospeso tra passato e futuro.
Non a caso i due i simboli più noti di Bevagna oggi sono il celeberrimo Mercato delle Gaite, rievocazione filologica dei mestieri medievali, evento unico al mondo, che in giugno richiama folle di visitatori; e il Carapace, la avveniristica cantina scultura di Arnaldo Pomodoro delle Tenute Lunelli - sì, quelle del 'Ferrari' di Trento che hanno investito a Bevagna nel mitico Sagrantino -, che nel 2016 ha avuto 11mila visitatori.
Il terremoto del 2016 a Bevagna non ha creato danni, tuttavia ha causato un calo del 50% dei turisti. Ora la nuova amministrazione comunale vuole riportare Bevagna ad essere protagonista assoluta del turismo umbro, il brand stesso dell'"Umbria Experience”, puntando sulla valorizzazione delle risorse culturali, paesaggistiche e imprenditoriali e dei prodotti tipici del territorio, in sinergia fra l’Amministrazione, gli Operatori e le Associazioni. Obiettivo far di Bevagna un marchio distintivo unico, grazie a un’offerta integrata che consenta una completa “esperienza” del territorio: sentieristica, strutture sportive e benessere, enogastronomia e prodotti tipici, artigianato medievale ed eccellenze tessili contemporanee, patrimonio culturale e religioso, con un calendario annuale di eventi tematici.
Due al momento le ipotesi già avanzate dal governo della città ed esposte nel piano regolatore, lo sviluppo della sentieristica lungo la Strada del Sagrantino, con mappatura, attrezzature, etc, e la valorizzazione della rete di piste ciclabili che collega Assisi a Spoleto via Bevagna, essendo quest'ultima a valle ed equidistante da entrambe le mete attualmente preferite dai turisti.
Parallelamente, è stato commissionato uno studio sulla composizione e la comunicazione professionale dell’offerta ai 18 giovani del Master di primo livello in Tourism Strategy & Management dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca MTSM. I risultati sono stati resi noti l'8 novembre nel corso di un workshop in Università.
Un punto di forza di Bevagna è senz'altro la sua centralità geografica nel cuore dell'Umbria, in questo senso, lo sviluppo di una sentieristica di collegamento intercomunale, la pista ciclabile che collega due splendide realtà come Spoleto e Assisi, ha in Bevagna il naturale baricentro; l'appartenenza alla zona del Sagrantino, che lega a doppio filo la città con Montefalco (a soli 7 chilometri) e con gli altri comuni circostanti, un centro storico molto grande pur contando 5.000 abitanti, una cantina artistica come il Carapace, che non ha eguali in Umbria, la storia millenaria sono tutti elementi che rendono Bevagna veramente particolare.
C'è il problema dell'accessibilità (il progetto alta velocità per la ferrovia è fermo, l'aeroporto è inadeguato e bevagna è fuori asse autostrada), ma la Regione su questo è impegnata a trovare soluzioni.