BACK TO WORK: ITALIANI TRA I MENO STRESSATI IN EUROPA
MA IL 90% È INSODDISFATTO DEL NUMERO DI GIORNI DI FERIE RETRIBUITE
settembre 2017 -Settembre: tempo di mettere via il costume e tirare fuori il completo. Al rientro dalle vacanze eDreams, l’agenzia di viaggi leader in Europa, ha condotto una ricerca al fine di tracciare desideri e bisogni dei viaggiatori. Mappando un campione di 12 000 viaggiatori tra Regno Unito, Germania, Svezia, Stati Uniti, Portogallo, Spagna e Italia, eDreams fa emergere desideri e impressioni, tra sindrome post-vacanze e pianificazione di nuovi viaggi.
La sindrome da rientro esiste ma gli italiani non ne soffrono. Tra i paesi presi in considerazione, i più stressati al rientro sono gli inglesi, i francesi e gli spagnoli. L’Italia si piazza tra gli ultimi tre, prima di Portogallo e Germania. Gli Italiani infatti sono tra i più riposati, affermando di sentirsi più freschi dopo le ferie e pronti per tornare al lavoro, con una delle percentuali più alte della categoria (46%) insieme a Stati Uniti (47%) e Germania (48%). Non solo siamo contenti di tornare a lavoro e lo facciamo con entusiasmo, ma siamo anche gli ultimi a non vedere l’ora di ripartire, alla domanda “programmo una nuova vacanza non appena ritorno al lavoro” l’Italia è in fondo con il 16%, insieme a Spagna e Portogallo. Dato che viene confermato anche dal 37% dei partecipanti al sondaggio (terzi, dopo portoghesi e americani) che affermano di essere soddisfatti dell’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Salta all’occhio però il dato sulla soddisfazione per il numero di giorni di ferie retribuite a disposizione durante l’anno: solo il 10% degli italiani si dichiara contento dei giorni di vacanza stabiliti dal proprio contratto di lavoro, a fronte del 21% della media globale.
Diverso è il caso di un periodo sabbatico, per il quale i nostri connazionali si sono mostrati i più entusiasti: l’81% degli italiani ha infatti dichiarato che prenderebbe in considerazione la possibilità di un assenza prolungata da lavoro, qualora fosse un’opzione praticabile tra i benefit offerti. La necessità di una lunga vacanza viene giustificata soprattutto dalla volontà di ritrovare il proprio equilibrio fisico e mentale (71%) o dal bisogno di fuggire dalla stressante vita lavorativa (53%). Un’altra ragione che suscita tra gli italiani la voglia di prendere un periodo sabbatico è il desiderio di viaggiare con la propria famiglia (34%).
Le 10 delle ragioni per cui gli italiani prenderebbero un anno sabbatico:
Fuggire dallo stress lavorativo -Migliorare la propria salute mentale -Viaggiare con la famiglia -Migliorare la propria salute fisica - Viaggiare con il proprio partner - Imparare una lingua - Viaggiare con gli amici -Seguire un corso di formazione -Viaggiare da solo -Fare un’esperienza in un paese in cui potrei emigrare.
La vacanza annuale intesa come plus per un eventuale datore di lavoro è una realtà che non ci appartiene: Italia (22%) e Regno Unito (21%) ritengono che la “pausa di riflessione” renda il lavoratore dipendente meno appetibile agli occhi di un futuro selezionatore per un nuovo impiego. Al contrario è più accreditato in paesi come Spagna (61%), Germania (60%) e Francia (50%).
Una cosa è certa, una lunga vacanza renderebbe il rientro a lavoro più difficile per tutti. I più sofferenti sono gli inglesi con il 53%, seguiti da francesi (44%) e americani (35%). Sesti gli italiani (31%) che comunque confidano che l’esperienza di un anno sabbatico li renderebbe più fiduciosi e sicuri sul posto di lavoro (36%).
La ricerca è stata condotta da OnePoll e ha coinvolto 12 mila viaggiatori da otto nazioni – tra Gran Bretagna, USA, Spagna, Francia e Germania, Svezia, Portogallo e Italia.