INALPI: un viaggio storico tra le forme del latte
novembre 2015 - La storia dell’azienda Inalpi ha inizio nel 1966, anno in cui l’azienda viene fondata e in cui nasce Ambrogio Invernizzi. È un momento di decisione molto importante per i genitori che, con l’idea di cambiare del tutto l’attività svolta precedentemente, decidono di fare gli imprenditori.
Già precedentemente la tradizione familiare Invernizzi era fondata sulla produzione di formaggio in Valsassina, infatti, nel lontano 1820, venne ritrovata una lettera in cui il parroco della zona ringraziava un avo per il “buon stracchino” che gli aveva donato.
Prima di approdare a Moretta, il padre di Ambrogio, era proprietario di un allevamento di maiali a Lodi e di un caseificio di Gorgonzola. Stanco e insoddisfatto dell’attività ancora di piccole dimensioni, decide di intraprendere un percorso di formazione tra l’Italia e la Germania, a seguito del quale decide di iniziare a lavorare per una multinazionale ed è proprio questa l’occasione che lo porta a stabilirsi a Moretta, dove diventa capo dello stabilimento produttivo e dove incontra la futura moglie.
Per un po’ di tempo gira il mondo grazie al lavoro nella multinazionale, ma nel 1966 decide di mettersi in proprio mediante all’aiuto dei suoceri.
L’attività industriale di Invernizzi inizia, infatti, nel novembre del 1966 momento in cui, a seguito del matrimonio con la figlia, i suoceri decidono di regalargli un lotto di terreno in dote e una somma iniziale che, con l’entusiasmo e la dedizione di chi crede nel proprio progetto, gli permette di costruire un primo stabilimento per la produzione di burro e di formaggi. Grazie all’importazione diretta della materia prima e alla distribuzione di prodotti francesi in tutto il territorio piemontese, l’azienda inizia ad ampliare la distribuzione, che avviene attraverso la rete del commercio al dettaglio, così papà Invernizzi decide di assumere nuovo personale in azienda. Assume così un responsabile vendite che diventerà, poco dopo, zio di Ambrogio.
L’attività commerciale va avanti per 15 anni e l’azienda diventa la principale esportatrice di burro nei paesi del nord Europa tanto da costituire l’80% delle esportazioni nazionali di burro. Ma nel corso degli anni, con il cambiamento del mercato, i margini di guadagno si erodono e la Inalpi inzia a concentrarsi sulla produzione di formaggio fuso. Nel 1995 prende vita così un nuovo stabilimento per produrre burro e fettine di formaggio fuso finalizzate alla vendita di primo prezzo e alle private label. L’esportazioni aumentano e l’azienda diventa potente anche in Francia.
Nel 2000 decidono di creare un altro stabilimento ed aumentare i volumi produttivi di formaggio fuso. Un altro cambiamento è però già in arrivo e riguarda il prodotto ed il posizionamento dell'azienda stessa. Si tratta della scelta di smettere di usare polvere di siero come materia prima per le fettine al latte.
La famiglia Invernizzi si chiede, infatti, perché usare polvere formata da scarti di formaggio quando aumentare la qualità, scegliendo di utilizzare il latte ritirato dai produttori locali di Moretta, ha un costo di poco superiore e promuove il territorio.
La famiglia conosceva gli allevatori e i contadini dei dintorni, così, nel giro di poco tempo, iniziano a fare delle prove cambiando l’ingredientistica, dando vita ad un prodotto più dolce e più amabile prodotto direttamente dal latte fresco. Il costo di realizzazione è leggermente superiore ma la qualità è smisuratamente maggiore. L’azienda inizia, di conseguenza, a spostarsi sulle catene e sul top di gamma, il prodotto viene apprezzato e diviene così il futuro dell’azienda.
Infine, l’avventura più recente intrapresa dall’azienda è quella del latte in polvere, messa in pista insieme ad una delle più grandi aziende del settore dolciario in Italia, Ferrero. L’azienda Inalpi di conseguenza fa un grande investimento di 20 milioni di euro, per produrre latte in polvere, unico stabilimento di queste dimensioni in Italia, diventando così il primo prodotto dell'azienda a livello di quantità.
Il fatturato di oltre 110 milioni di euro nel 2013 è la conseguenza. Il legame con i produttori locali di latte è fortissimo e l’azienda svolge attività per oltre il 10% del fatturato anche in paesi difficili; quali la vendita oggi in Corea, ad Hong Kong,ma anche Libano, Libia e Iraq.
I tre fratelli Invernizzi, Vanni, Pier Antonio e Ambrogio, insieme ai loro cugini subentrano successivamente alla guida dell’azienda arrivando così fino ad oggi.
"Quality is never an accident, it is always a result of intelligent effort" (John Ruskin 1819-1900). L'azienda crede fortemente nella qualità del prodotto, fondamentale punto di forza per ottenere l'apprezzamento del consumatore, giudice supremo ed insindacabile del loro lavoro. A lui è destinata ogni attenzione con la ricerca di materie prime selezionate per la massima sicurezza alimentare, con l'innovazione dell’inserimento dell'ingrediente latte nella produzione del formaggio fuso, di esclusiva ricetta Inalpi, frutto di studi e sperimentazioni accurate.
A garanzia della qualità, una rigorosa selezione degli ingredienti e del prodotto finito, nonché la costruzione ed il mantenimento della filiera corta che permette un controllo totale e sicuro della materia prima.
"Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progresso…..La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza... Invece,
lavoriamo duro. L'unica crisi minacciosa, è la tragedia di non voler lottare per superarla". (Einstein 1879-1955)
Inalpi ha fatto propria questa filosofia in un momento di crisi del credito su scala mondiale e di forte rallentamento dell'economia ampliando le proprie installazioni, creando nuovi posti di lavoro, programmando investimenti importanti quali il costruendo impianto di polverizzazione del latte, unico in Italia.
Pronto nella primavera 2010 e fornito da Tetra Pak, la miglior azienda mondiale del settore, l'impianto nasce in un'area a forte vocazione agricola. Dotato delle più moderne tecnologie, ha una capacità produttiva di circa 20.000 ton/annue di prodotto finito, circa 25 cisterne complete di latte liquido in lavorazione, ogni giorno. Una percentuale molto alta della produzione è già stata destinata alla multinazionale Ferrero, società della quale Inalpi è collaboratore da diversi anni.
Nell'agosto 2009 il management di Inalpi ha anche colto un'offerta della svizzera Bosch Sapal, leader mondiale nella fabbricazione di impianti per i formaggi fusi, ed ha acquistato la linea per la produzione dei fusi spalmabili in triangoli, i cosiddetti "formaggini", presentandosi anche in questo nuovo settore merceologico forte dell'innovazione tecnologica dell'inserimento del latte quale ingrediente base del suo formaggio fuso. La produzione è iniziata nelle prime settimane del 2010.
Inalpi ha anche superato positivamente le verifiche per ottenere la prestigiosa certificazione SA 8000: l’azienda certificatrice, la società Sgs Italia Spa di Milano, ha attestato che Inalpi adotta comportamenti eticamente corretti sia all’interno della propria struttura che lungo la filiera di produzione e verso i lavoratori, in accordo con la norma SA (Social Accountability) 8000. Si tratta di uno standard internazionale di certificazione che valuta alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti alla Responsabilità Sociale d’Impresa, come: il rispetto dei diritti umani, il rispetto dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori, le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.
Questa certificazione si aggiunge alle altre importanti che Inalpi ha già da tempo ottenuto, come la certificazione del Sistema Qualità e di Sicurezza Alimentare (norme e standards UNI EN ISO 9001 – UNI EN ISO 22000 – BRC – IFS) e del Sistema di Gestione Ambientale (norma UNI EN ISO 14000). La garanzia di eticità del ciclo produttivo è un’ulteriore conferma della trasparenza e dell’attenzione che Inalpi riserva a tutta la filiera, dal produttore fino al consumatore finale.
Inoltre il legame di Inalpi con il territorio è da sempre molto radicato e produttivo, in questa ottica si inserisce il nuovo progetto che consiste nella fornitura gratuita per un anno di prodotti tra fettine, formaggini, burro, caciotta e formaggio grattugiato a 16 scuole materne paritarie della provincia cuneese. www.inalpi.it