LA NORMANDIA, « MUSA » DEGLI IMPRESSIONISTI

 

febbraio 2020 - Avete voglia di evasione e di una boccata d’aria fresca? Nel 2020 la Normandia vi immerge nel cuore delle sue pulsazioni artistiche.
Dal 3 aprile al 6 settembre 2020  si svolge la 4a edizione del Festival Normandia Impressionista sul tema de “Il Colore giorno per giorno”. Su tutto il territorio normanno grandi mostre, dedicate all’impressionismo, sono presentate nei musei. In parallelo un copioso calendario di eventi (spettacoli, concerti, appuntamenti festosi...) contribuisce a celebrare una delle maggiori correnti della storia dell’arte. Al di là dell’impressionismo, questa 4a edizione punta a valorizzare la creazione artistica in tutte le sue forme, mettendo in particolar modo in risalto l’arte contemporanea.

Nel diciannovesimo secolo un gruppo di artisti  sperimentali, che volevano staccarsi dalle regole della pittura classica francese, arrivarono in Normandia da Parigi. Attratti dalla qualità della luce e dalla bellezza dei paesaggi incontaminati, hanno posizionato i loro cavalletti all’aria aperta e hanno dipinto il paesaggio in continua evoluzione. Questo ha determinato l’inizio dell’Impressionismo: la Normandia e la regione di Parigi furono la culla del movimento. Qui il movimento artistico che ha rivoluzionato la storia dell’arte nacque e sbocciò. Oggi visitatori provenienti da tutto il mondo affollano queste regioni, da Montmartre a Étretat passando per Auvers-sur-Oise e Giverny, così come in molti altri luoghi, per ammirare i paesaggi senza tempo accanto ai dipinti che li hanno ispirati. La programmazione eccezionale unisce Impressionismo e Arte contemporanea, con una cinquantina di mostre, conferenze e spettacoli.

La mostra “Città ardenti” , al Museo delle Belle Arti di Caen, presenta l’impatto delle attività industriali sullo sviluppo delle città, che provoca un’evoluzione sociale e l’emergere della classe operaia.
Nel bel mezzo di questo sviluppo, un ricco industriale fa amicizia con i più grandi artisti come Monet, Renoir, Pissarro, Sisley e Toulouse-Lautrec, ed assiste alla nascita dei grandi capolavori impressionisti. Rivivete questa storia, quella del filantropo François Depeaux , “l’uomo dai 600 quadri” , che ha partecipato alla salvaguardia e alla condivisione delle grandi opere impressioniste al Museo delle Belle Arti di Rouen.

“Notti elettriche” , al Museo Malraux di Le Havre, ci porta nelle città al calar della notte quando la luce artificiale, che illumina le strade e i monumenti, modifica la percezione degli artisti e offre esperienze visive incredibili.
Dipingere all’esterno è il frutto di una lunga riflessione che spinge progressivamente i pittori a lasciare gli atelier e i loro confort per rappresentare i paesaggi. È quello che ci racconta “Plein Air - da Corot a Monet” al Musée des Impressionnismes di Giverny.
“Viaggi in terre sconosciute” , al Museo Thomas Henry, evoca il percorso e le condizioni di vita degli artisti venuti ad avventurarsi a Cherbourg, città industriale nel Cotentin, lontano dai fasti delle grandi destinazioni balneari del XIX secolo e delle grandi “destinazioni impressioniste” dell’epoca.
Éva Gonzalès è una delle rare pittrici impressioniste. Essa ha immortalato vedute magnifiche di Dieppe, dove veniva regolarmente in vacanza con Henri Guérard. È la prima retrospettiva dedicata a questa artista al Museo di Dieppe.

Come fu l’Impressionismo a suo tempo, l’arte contemporanea interpella e si confronta con la stessa realtà: l’evoluzione della società. Quest artisti, fotografi, pittori e scultori, presentati quest’anno, sono anche alla ricerca permanente del colore per mostrare il mondo così com’è,come Gérard Fromanger o Flora Moscovici .
È l’oggetto della prima mostra personale in Francia di Lorenzo Vitturi, al Centro fotografico Rouen Normandie e del lavoro di Lukas Hoffmann , al Point du Jour a Cherbourg. La Normandia, terra di espressione degli impressionisti, è anche valorizzata dagli artisti locali come Kévin Cadinot , il quale propone una messa  in luce del Fort de Tourneville sul tema delle aurore. In un altro ambito Benjamin Deroche si appropria della leggenda del lupo verde a Jumièges, per proporre un racconto fotografico.

Il festival, multidisciplinare, mette in luce l’impressionismo in tutte le sue forme. Mostre evento, ma anche arte contemporanea, musica, cinema, teatro, danza, fotografia, video, letteratura, suono e luce, pranzi sull’erba, sale da ballo...L’evento è sia festoso che culturale. Tutte le informazioni su www.normandie-impressionniste.eu .per una vacanza consultare  https://it.france.fr/it