La Rigoni di Asiago sostiene il 50^ Progetto di Fondaco:Il Restauro dell'Atrio dei Gesuiti del Palazzo di Brera
9 aprile 2015 - Mieli e marmellate, di superba qualità, aiuteranno lo Stato a ridare dignità ad uno dei simboli di Milano nel mondo, il complesso monumentale di Brera.
I mieli e le marmellate sono quelli, rigorosamente biologici, prodotti dalla Rigoni, la prestigiosa azienda familiare con sede in quell’universo verde che è l’Altipiano di Asiago, nelle Prealpi vicentine.
La Rigoni si prenderà cura del nucleo più antico di Brera, l’area di ingresso a quello che era il complesso formato dal convento e dal collegio affidato ai Gesuiti da San Carlo Borromeo.
Sarà l'unica azienda presente all'Expo che coglierà l'occasione per mettere una firma indelebile nel nucleo storico del capoluogo lombardo. Un fil rouge che vedrà collegare il presente con il passato affinché reciprocamente possano conferire stimoli e rinnovata energia ad un'azienda che si sta sempre più contraddistinguendo nel Mondo per la qualità dei suoi prodotti e per i positivi risultati economici.
Dal 1773 quel complesso è diventato, per volere di Maria Teresa Imperatrice d’Austria, il polo museale e culturale di Brera. Qui oggi sono ospitate l’Accademia, la Biblioteca Braidense, l’Orto Botanico e la celebre Pinacoteca con i suoi tesori d’arte.
Quando a rovinare al suolo sono state porzioni più o meno estese degli intonaci originali, per sostituirli sono stati utilizzati nuovi intonaci in malta cementizia, che hanno impedito o limitato la fisiologica traspirazione dei muri.
Gli elementi in pietra, marmo o granito hanno, molto pesantemente, risentito di umidità e scarsa cura. Con situazioni di sfarinamento o di sfaldamento.
Non è andata meglio alle strutture lignee, ai ferri, ai bassorilievi, alle lapidi commemorative e persino al Portale barocco della Chiesa del Santo Sepolcro qui collocato.
Non solo l’architettura quindi, ma anche il prezioso “lapidario” di memorie milanesi in essa custodito appariva in pericolo. Urgevano interventi di straordinaria manutenzione senza i quali si temeva il raggiungimento dello stato di non ritorno.
Di qui l’appello della Soprintendenza di Milano e dell’Associazione Amici di Brera per trovare chi potesse farsi carico di un intervento la cui urgenza era davanti agli occhi di tutti.
L’appello è stato accolto da Fondaco, società veneziana specializzata nella gestione di interventi di restauro di beni pubblici grazie alla collaborazione con soggetti privati. Con questo Fondaco ha all’attivo 50 interventi in dieci anni di attività in tutto il territorio nazionale (Venezia, Firenze, Roma e prossimamente Matera) sostenuti da privati, tutti condotti sotto la regia della società, utilizzando maestranze particolarmente qualificate, in accordo con Soprintendenze e organismi di volta in volta competenti.
"Non nascondo la nostra soddisfazione per il traguardo che abbiamo raggiunto" dichiara Enrico Bressan Presidente di Fondaco "e averlo raggiunto portando - durante l'EXPO - una delle aziende che rappresentano l'eccellenza del Veneto, e dell'agroalimentare in particolare, ad investire in un luogo così rappresentativo della cultura italiana, ci inorgoglisce ulteriormente".
Fondaco ha ottenuto, intorno al Progetto Brera, la sensibilità di Andrea Rigoni e del suo storico Laboratorio di delizie naturali.
Nell’anno di Expo, Rigoni ha scelto di collaborare alla rinascita di Brera offrendo nel contempo ai milanesi l’opportunità di conoscere i prodotti Rigoni.Per questo, accanto al restauro degli spazi di Brera Rigoni promuove una serie di iniziative intorno al cibo. La prima di queste, intitolata “Dal Quadro al Piatto”, verrà realizzata in collaborazione con la Pinacoteca e il CNR di Roma e si sostanzierà in una serie di tavole rotonde nel corso delle quali si potrà disquisire delle opere d’arte in relazione al cibo.
Per contribuire alla valorizzazione delle varie realtà che operano in Brera, si sta avviando una collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense per la ricerca nei famosi archivi di documenti storici riguardanti il settore d'interesse dell'azienda (le confetture, il miele e le mele). L'auspicio è che si possa trovare qualche ricetta del passato da elaborare e magari proporre al mercato.
"Siamo sinceramente orgogliosi di contribuire al recupero di questo angolo di Brera e desideriamo ringraziare la Soprintendenza di Milano, l'Associazione Amici di Brera e Fondaco per aver reso possibile la nostra partecipazione nell'iniziativa" dichiara Andrea Rigoni Amministratore Delegato della Rigoni di Asiago "che, oltre a consentirci di consolidare il nostro legame con l'arte, la cultura e la formazione, ci permette di instaurare un rapporto con la città di Milano che ci ospita durante l'EXPO e in importanti altre iniziative commerciali".
Intanto i tecnici saranno al lavoro, seguendo il progetto predisposto dagli architetti Alessandra Quarto e Angelo Rosi, della Soprintendenza milanese.In questo modo un altro tassello, tutt’altro che secondario, della rinnovata Brera andrà a buon fine. Per ridare dignità ad un brano non trascurabile della grande storia di Milano e d’Italia.