Riapre oggi il Piccolo Lago di Verbania 2 stelle Michelin sulle rive del lago di Mergozzo 

 

6marzo 2015 - Il ristorante si chiama Piccolo Lago; è un luogo sereno, un po’ fatato. Non è vicinissimo alle grandi città, non è comodissimo arrivarci, bisogna mettere il navigatore, è vicino a Verbania nelle curve del lago azzurro di Mergozzo.Lo chef si chiama Marco Sacco. Ha imparato a cucinare nel ristorante dei suoi genitori, una tranquilla pensione per vacanzieri. Lo stesso ristorante quaranta anni dopo la sua apertura ha due Stelle Michelin, un punto di atterraggio per elicotteri, un giardino che accoglie eventi internazionali, una cantina con oltre 1000 etichette. Al Piccolo Lago regna un’atmosfera rara: libertà, tenacia, perfezione, impertinenza e dedizione – oltre ad uno strano calore, quella specie di affetto e di stima che lega cuoco e personale di sala con le persone che assaggiano la sua cucina, quando ogni portata è come la tappa di un viaggio straordinario.Il locale è singolare, unico: un’immensa baita di legno sospesa sopra il lago. I 460 mq interni sono divisi in più ambienti come un viaggio dal legno al fuoco, dalla luce del lago al cristallo chiaro e l’acciaio delle cucine. Importanti come quasi la metà della superficie di ricezione, le cucine su due piani sono divise in compartimenti strategici, attrezzate con mobili e apparecchiature ideate da Marco Sacco. Ogni ripiano, spazio di lavoro o di cottura è stato studiato per ottenere quello che esige il cuoco, quello che corrisponde alla personale idea di perfezione di Marco - la goduria di essere nelle condizioni ottimali per lavorare bene.

Classe 1965 Marco Sacco è velista professionista quando decide di affiancare suo padre in cucina. Sono gli anni 80. Marco allora studia, cucina, impara in Francia da Vergé e all’Oasis di Mandelieu durante i mesi di chiusura del ristorante. Dopo ogni viaggio, Marco torna al Piccolo Lago. Iniziano i viaggi nelle montagne della regione poi in tutta Italia scoprendo formaggi, burro, erbe, vini, tagli e preparazioni. Poi viaggia oltre l’Italia, prende il Mal d’Africa in Kenya e decide di seguire la magia delle farine di cereali, pasto universale, declinato in mille forme in tutte le cucine del mondo. Marco Sacco viaggia da deserti africani a risaie costruite sul fianco di montagne ripide, da città asiatiche gigantesche a souks maghrebini. Decine di viaggi effettuati negli anni durante i quali Marco scopre e impara odori, spezie, brodi, cotture, erbe, essenze, storie di tenacie folli e di raffinamenti infiniti che arricchiscono la sua cucina, ogni volta un po’.Ad oggi il Piccolo Lago conta due Stelle Michelin, migliaia di PiccoloLagoLovers nel mondo, 200 posti a sedere dentro, centinaia fuori. Per marzo 2015 il Piccolo Lago prepara 3 nuovi menù, una nipotina, almeno altri 3 viaggi e 3 consulenze in Italia e all’estero e un paio di feste gigantesche nel nuovo giardino.  

Su una lavagna appesa nella cucina del Piccolo Lago è scritto il motto di Marco Sacco e della sua brigata “Riprendere il passato, modellarlo nel presente, proiettarlo nel futuro”. Lo chef attinge dalle tradizioni locali e le scombina, usa “l’analcolico biondo” prodotto a Crodo (VB) per accompagnare l’animella di vitello, fa incontrare la Bagna Cauda con la banana e fa nascere un dialogo tra tonno e fassone.

Per Marco Sacco la tavola non può essere solo un‘esperienza di palato e di appagamento della vista, perché la cucina è materia e tatto: quindi porta a tavola materiali “veri” come i sassi del Toce, raffreddati per servire il burro di Formazza, e la beola ossolana, riscaldata, come cestino per il pane.Alla Val d’Ossola Marco ruba i segreti dell’affumicatura, il vento delle Alpi gli suggerisce la leggerezza degli abbinamenti, mentre l’acqua gli ispira il cambiamento e la trasformazione dell’ingrediente che nel piatto deve rivelare la sua storia e raccontare un’inedita avventura. 

I clienti piemontesi, così come i tanti che arrivano al Piccolo Lago da tutto il mondo, sanno o scoprono presto che la cucina di Marco Sacco ha radici ben salde nel suo territorio, dove la tradizione si intreccia con le contaminazioni moderne locali.Il Piccolo Lago offre il “boccone perfetto” per chi vuole cogliere il meglio dell’Italia tra talento vivo, artigianalità eccellente e rispetto delle proprie radici.I Food Lovers, i Turisti e gli Amici di lunga data attesi nell’anno di Expo2015 lo testimonieranno. 

 Dal giardino del Piccolo Lago si può volare nel vero senso della parola a 900 metri di altezza, a bordo di un elicottero che atterrerà alla Casetta Gourmet, da dove si ammira il panorama unico dei 7 Laghi.

Qui è possibile pranzare da due a 10 persone, per un incontro romantico o i tra amici, una riunione di famiglia, un meeting aziendale, regalandosi un’esperienza di gusto unica. 

Tra la cucina e la sala, c’è una piccola sala di degustazione uno spazio intimo e informale per una cena ‘privata’ e in contatto con Marco Sacco. Quattro commensali possono vedere in prima persona la preparazione dei piatti e ascoltare dallo Chef segreti, storie, ricette.

Il “toccare con mano” è una delle tante e particolari esperienze che si possono vivere al Piccolo Lago. Lo chef Marco Sacco mette a disposizione la propria maestria maturata a Verbania e in varie tappe internazionali, anche per team building nella cucina a vista del suo ristorante. Attività che si affianca a quelle di banqueting, a congressi, conferenze, road show, corsi di cucina e degustazioni guidate ai “segreti di Marco” e nella gestione di Eventi Gourmet dedicati alla comunicazione corporate delle Aziende. 

Raffaella, Jessica, Paolo, Alessandro, Manuela, Sayaka e la brigata di cuochi: sono i collaboratori di Marco Sacco, interpreti della sua filosofia, assistenti dell’artista, sostenitori dell’estro e della ricerca creativa dello Chef. Un gruppo unito come una famiglia – e in parte lo è – affiatato come una squadra: anima e calore del Piccolo Lago. 

PICCOLO LAGO

Via Filippo Turati, 87 - Verbania Telefono: 0323.586792  Fax: 0323.586791 www.piccololago.it E-mail: iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Chiuso a Gennaio e a Febbraio 

Marzo Ottobre aperto la sera da martedì a domenica, 

Sabato e domenica anche a pranzo

Novembre dicembre Domenica sera chiuso

Festivi (calendario italiano e svizzero) sempre aperti. 

Come arrivare:Da Milano  A26/E 62 Uscita Baveno Stresa - Da Lugano  A13 Locarno Tenero/SS34

Da Domodossola  E62 Uscita Mergozzo. L'aeroporto di Malpensa si trova a 50 Km.

Speciale taxi Piccolo Lago Tariffa riservata agli Ospiti:2 euro per km.

 Elicottero:Possibilità di decollo e atterraggio. Per voli dalla Svizzera le formalità doganali possono essere sbrigate a Domodossola in tempi stretti.